Il procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho e il rapporto dei clan sulla guerra

Le mani dei clan sulla guerra mettono in allerta le organizzazioni che combattono la criminalità organizzata, cosi Federico Cafiero De Raho, procuratore antimafia, lancia il suo monito.

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Le mani dei clan sulla guerra mettono in allerta le organizzazioni che combattono la criminalità organizzata, cosi Federico Cafiero De Raho, procuratore antimafia, lancia il suo monito.

Laddove c’è una crepa, un debolezza del sangue, la criminalità organizzata si è sempre lanciata per accrescere il proprio patrimonio. Ora il business è in Ucraina.

“Le mafie sfrutteranno le difficoltà del mercato e lo stesso andamento della guerra, per acquisire vantaggi, da un lato sui prodotti, dall’altro sulle armi”. Così il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho.

“Pensiamo ai prezzi e ai prodotti che possono essere più facilmente trovati o sottratti al mercato per sviluppare la massima speculazione oppure alla possibilità di acquisire armi attraverso percorsi paralleli illegali – ha aggiunto de Raho -.

La guerra in Ucraina determinerà profili di operatività della criminalità organizzata, che di certo non dovrà rispettare i canali bancari per le proprie liquidità”.

Insomma una scenario perfetto per le mafie e per far accrescere il loro patrimonio. Inoltre Cafiero de Raho ha ricordato come l’ndragheta si infiltrò e ne approfittò per accrescere i propri affari dopo il crollo del muro di Berlino

“Ogni volta che c’è un’emergenza le mafie tentano di sfruttare i canali in cui potersi infiltrare e trarne profitti, un meccanismo di vantaggio per le mafie che si è replicato e che nella storia giudiziaria è stato ripetutamente rilevato.

Basti pensare già all’intercettazione che fu rilevata subito dopo un evento come la caduta del muro di Berlino, quando tra mafiosi uno diceva all’altro: ‘vai a comprare tutto quello che puoi'”.

Secondo le stime di alcune agenzie di comunicazione di fatturati di guerra nel territorio ucraino nei prossimi 5 anni camorra e ndrangheta saranno tra le organizzazioni criminali che guadagneranno di più anche attraverso investimenti legali e al business dell’energia.

Da fonti certe si evidenzia come alcune delle cosche che fanno riferimento alle 2 macro organizzazioni campana e calabrese siano presenti e radicate ormai da anni nei territori ucraini. Uno dei business nei quali si infiltreranno sarà sicuramente quella della ricostruzione post bellica che frutterà miliardi di euro.

Un film visto e rivisto. Aveva ragione Gramsci “La storia insegna ma non ha alunni”.

Michele de Feo  – Redazione Campania

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