Le famiglie sfollate a Pozzuoli affrontano l’incertezza abitativa dopo il terremoto di maggio, chiedendo interventi urgenti.
Crisi degli Sfollati a Pozzuoli: Urgente Intervento delle Istituzioni
Il 15 luglio, numerose famiglie puteolane, composte anche da numerosi bambini e anziani, si troveranno a lasciare gli alberghi dove sono stati temporaneamente alloggiati.Le loro case, dichiarate inagibili a causa del terremoto del 20 maggio scorso, restano inaccessibili.
La loro condizione è drammatica e richiede un’azione immediata da parte delle istituzioni.Si profilano scenari preoccupanti, con il rischio concreto che molte persone possano ritrovarsi a vivere nel palazzetto dello sport di Monterusciello.
Appello alle Istituzioni
Le famiglie colpite hanno inviato una lettera accorata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, al Governatore De Luca, al Prefetto Di Bari, al Sindaco di Pozzuoli Manzoni e a quello della Città Metropolitana Manfredi.
In questa missiva, esprimono le loro preoccupazioni e richieste di aiuto, ponendo l’accento sulla mancanza di soluzioni abitative adeguate.
L’Aumento dei Canoni di Locazione
Uno dei problemi principali riscontrati dalle famiglie sfollate è l’aumento dei canoni di locazione nelle aree limitrofe al cratere bradisismico.Queste zone, con una forte vocazione turistica, hanno visto crescere i prezzi delle case in modo spropositato, rendendo difficile per i residenti trovare soluzioni abitative accessibili.
Le famiglie evidenziano come i costi elevati per l’affitto, unitamente alle spese per mobili e agenzie immobiliari, siano insostenibili con il contributo per l’autonoma sistemazione offerto dalle istituzioni.
La Dignità dei Cittadini
Le famiglie sfollate sottolineano la loro determinazione nel rivendicare la propria dignità.Dopo mesi di esistenza sospesa, in cui hanno dovuto lottare per mantenere una parvenza di normalità, chiedono che venga riconosciuta la loro condizione e vengano messe in atto misure concrete e adeguate per il loro sostegno.
Non chiedono elemosine, ma rispetto e soluzioni praticabili.
Richieste Specifiche
Le richieste delle famiglie sono chiare: proroga immediata della sistemazione alberghiera, estensione della stessa per tutti coloro che non sono stati ancora sistemati, e la ricerca di soluzioni abitative adeguate da parte delle istituzioni prima del 15 luglio.Chiedono che venga garantita una copertura economica adeguata per le sistemazioni alberghiere, in attesa che vengano trovate soluzioni per l’autonoma sistemazione che siano effettivamente utilizzabili.
Il Precedente del 30 Giugno
Questa situazione di emergenza non è nuova.
Già il 30 giugno scorso, le famiglie avevano affrontato un “fuori tutti” dalle strutture ricettive, poi prorogato di due settimane grazie all’intervento della Regione e di Federalberghi.Tuttavia, questa proroga si è rivelata insufficiente per permettere alle famiglie di trovare una sistemazione stabile.
Conclusioni e Raccomandazioni
È imperativo che le istituzioni rispondano prontamente a questa crisi umanitaria, offrendo soluzioni concrete e tempestive.
Le famiglie sfollate non possono essere lasciate sole in questo momento di grande difficoltà.La loro dignità e i loro diritti devono essere rispettati e garantiti attraverso misure efficaci e un supporto continuativo.
In conclusione, ci uniamo all’appello delle famiglie puteolane, chiedendo che venga prorogata la loro permanenza negli alberghi e che le risorse per l’autonoma sistemazione siano effettivamente utilizzabili per trovare case sicure e dignitose.Le istituzioni devono agire ora per prevenire una crisi sociale di ampia portata e garantire un futuro stabile e sicuro per tutti i cittadini coinvolti.
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