Claudia Nappi: “Per aspera ad astra”, una grande lezione di vita per affrontare le difficoltà con coraggio

Claudia Nappi di Marigliano, fotografa professionista, videomaker e collaboratrice della CalcioNapoli24 TV, ci ha dato una grande lezione di vita

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Claudia Nappi, ventiquattrenne di Marigliano, fotografa professionista, videomaker e ex collaboratrice di CalcioNapoli24 TV, ci ha dato una grande lezione di vita per affrontare la difficoltà con coraggio secondo il detto “Per Aspera ad Astra” (attraverso le difficoltà si raggiunge il successo).

La giovane donna ci ha rilasciato una meravigliosa intervista nella quale ci ha raccontato la sua fantastica esperienza.

Dagli inizi dello scorso anno, Claudia Nappi che non aveva mai nuotato in vita sua,  ha intrapreso un percorso presso una piscina di Volla spinta dal suo coach di crescita personale, Daniele Di Benedetti, che l’ha supportata in questa sfida con sé stessa per metterla alla prova, andando oltre le sue aspettative.

Ma chi è Daniele Di Benedetti?

Daniele Di Benedetti è autore di “Ricordati di sorridere”, “Amati per amare” e “Fuori dal fango”, bestseller da oltre 160.000 copie vendute pubblicati con Mondadori. Esperto di PNL e coaching ad alte prestazioni, comunicazione e marketing, ricercatore e imprenditore di successo. Con oltre 1 Milione di followers , 200 Milioni di visualizzazioni nei suoi video e migliaia di persone che ogni anno seguono i suoi eventi dal vivo è il riferimento per la crescita personale e professionale in Italia.

La gara

Attraversare a nuoto lo Stretto di Messina, questa è la sfida che 40 persone (non atleti) hanno affrontato lo scorso 7 luglio.

Il percorso da fare a nuoto è stato di 4 chilometri fra Messina, per la precisione Capo Peloro, e la costa calabrese.

Per farlo si sono preparati con un duro allenamento durato tre mesi, non solo fisico ma soprattutto mentale. Infatti, i partecipanti sono corsisti di uno dei Mastermind di Daniele Di Benedetti.

Influencer con circa 1 milione di follower e life coach, Di Benedetti ha portato queste persone a superare i propri limiti e paure per un percorso estenuante di circa 4 chilometri

A questa gara si sono iscritti anche altri nuotatori, 4 o 5 campani e la restante parte proveniente da tutta l’Italia. I partecipanti non era solo giovani come Claudia Nappi ma anche persone più in là con l’età che hanno voluto anche loro mettersi alla prova. Erano presenti anche dei 65enni.

Sono stati organizzati gruppi da tre nuotatori con un barcaiolo che li seguiva per garantire la sicurezza.

Claudia Nappi Gara Stretto di Messina (3)
Fonte foto: Profilo Facebook Claudia Nappi

Nel gruppo da tre insieme con Claudia Nappi vi era proprio una persona di 65 anni.

Durante il percorso questa persona purtroppo restava spesso indietro e la nostra giovane nuotatrice era costretta a tornare indietro per aiutarla a raggiungere la meta voluta.

Il  mantra di Claudia Nappi per l’intera durata del percorso è stata: “Bracciata dopo bracciata verso la riva dei miei sogni!”. Una frase che le ha dato la forza di continuare e superare le difficoltà del momento.

La meta è stata rappresentata da uno scoglio sulla costa calabrese che la donna ha abbracciato alla fine del percorso perché stremata dopo questa lunga attraversata.

L’autostima: Una spinta alla base del successo

Claudia Nappi Gara Stretto di Messina (2)
Fonte foto: Profilo Facebook Claudia Nappi

Il messaggio che Claudia Nappi ci lascia è che tutto è possibile, basta volerlo.

Tutto si può raggiungere.

Nonostante non avesse esperienza, la giovane donna è riuscita nel suo intento.

Sentirsi speciali superando paure, ansie e preoccupazioni ti dà la carica per ottenere tutto quello che si vuole.

Il commento di Di Benedetti in merito all’impresa di Claudia Nappi

“L’uomo ha scoperto il mondo perché ha saputo sempre superare i propri limiti. Porsi un grande obiettivo come attraversare a nuoto lo Stretto di Messina, significa conoscere meglio se stessi. Affrontare le proprie paure in situazioni estreme serve a dare spessore alla tua vita”, spiega Di Benedetti.

Il senso delle sue missioni estreme non è di gareggiare contro gli altri. A differenza delle gare agonistiche,  qui la vera sfida è con se stessi, essere più forti di quanto si possa immaginare.

“Se saremo capaci di affrontare una sfida e portarla a termine in una situazione estrema, come nuotare in mare aperto o scalare una montagna, guarderemo ai problemi che la vita ci mette davanti in una prospettiva completamente diversa. In fondo, dopo quello che sei riuscito a fare con le tue forze, tutto il resto ti apparirà più facile”, continua Di Benedetti.

Effettuare un’impresa estrema significa fare qualcosa di speciale e di conseguenza sentirsi speciali. Chi ci riesce diventa una fonte di ispirazione per gli altri. Potrà raccontare agli altri la sua esperienza, cosa ha significato, gli sforzi mentali, i dolori che ha sentito, aiutando così gli altri a migliorare.

A superare i loro nemici (paure, ansie, preoccupazioni) proprio come fanno gli eroi” – dichiara Di Benedetti.

Mettendo da parte il proprio ego, si impara a mettersi a disposizione degli altri, ad aiutarli e a superare ogni ostacolo.

Ognuno arriverà al traguardo non da solo ma con  nuovi amici e con una nuova esperienza da aggiungere al proprio bagaglio culturale e di vita vissuta.

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