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eri sera, si è conclusa in bellezza la rassegna “Platealmente – dal libro alla scena” al Teatro Karol, a cura di Pierluigi Fiorenza con la presentazione del libro “Pioggia Per i Bastardi di Pizzofalcone”.Sul palco Maurizio De Giovanni, l’autore di thriller ambientati a Napoli più amato e prolifico, che ha presentato il suo ultimo avvincente romanzo.
A conversare con l’autore il noto giornalista Pierluigi Fiorenza e la brava attrice Federica Citarella, che ha letto alcuni passi significativi del libro.Con le sue acute domande, il noto giornalista stabiese è riuscito a carpire all’autore considerazioni interessanti, catalizzando l’attenzione del folto pubblico intervenuto.
Dalla voce del famoso romanziere le motivazioni di alcune scelte che incuriosiscono, per esempio, perché il romanzo si chiama “Pioggia”.
“Avrei voluto chiamare il romanzo “Rabbia”, come linea principale della narrazione – ha risposto Maurizio De Giovanni – poi la pioggia è diventa così invadente, presente e costante che il romanzo ha preso questa atmosfera”.Secondo lo scrittore partenopeo “Napoli non è una città preparata alla pioggia, essa ti prende in contropiede, ti allontana, cambia la luce, cambia anche le nostre relazioni sociali, cambia le cose.”
L’atmosfera surreale creata dalla pioggia nel romanzo rende ancora più misterioso il caso, apparentemente privo di movente, su cui “I Bastardi” stanno indagando e più elettrizzante il finale a sorpresa.
Il famoso scrittore ha sottolineato che la conclusione imprevista lo è stata anche per lui: “Molto spesso uno crede che sia un vezzo dell’autore che i personaggi vadano per conto loro.” – ha chiarito.Secondo Maurizio De Giovanni “i personaggi non sono attori che recitano un ruolo, ma sono vivi nella storia, assumono degli atteggiamenti autonomi, una loro traiettoria.”
Per il nostro autore i personaggi non sono mai tutto bianco o tutto nero, non esistono buoni da una parte e cattivi dall’altra.
“La divisione tra buoni e cattivi la fa solo chi non vuole raccontare la realtà – ha affermato De Giovanni – Esistono varie forme di egoismo che in diverse dimensioni sono all’interno delle persone.”
“Nella realtà dei fatti i Bastardi di Pizzofalcone sono personaggi sostanzialmente buoni,” ma con i loro lati oscuri.
Altro personaggio controverso è quello della vittima, uno stimato professionista che si è sempre comportato seguendo la legge.Allora perché è stato ucciso?
E perché hanno infierito sul suo cadavere?La risposta è nel passato.
C’è sempre un lato oscuro che emerge dalle fitte nebbie del tempo.Non sono mancate nell’intervento dello scrittore anche significative riflessioni su scottanti tematiche sociali, come quella sulla guerra, con gli oltre trentamila bambini uccisi in pochi mesi.
“La loro morte ormai non fa più notizia e i telegiornali non ne parlano più”, ha sottolineato, denunciando anche come le stragi dei migranti, dei tanti bambini morti a causa dei naufragi sulle nostre coste, dopo poco tempo vengano dimenticate.
Altro tema trattato quello della triste piaga del caporalato, un altro problema che fa molto riflettere e scuote le coscienze dal torpore generalizzato.Anche le domande sul calcio – Che cosa manca al calcio italiano e che cosa manca a Napoli? – hanno offerto a Maurizio De Giovanni lo spunto per trattare tematiche sociali.
“L’Italia è l’unica squadra che non ha giocatori di seconda generazione – ha risposto -I migliori giocatori negli altri paesi appartengono agli immigrati di seconda generazione.”
“Noi non abbiamo nessuno perché un bambino nato e cresciuto in Italia per diventare italiano deve essere maggiorenne, poi fare una domanda e sperare che venga accolta in tempi brevi.”
“Siamo un paese a crescita zero – ha rilevato, presentando dati sconfortanti: Facciamo sei figli ogni mille abitanti.”
“Per quanto riguarda quello che manca a Napoli – ha continuato – in molte zone della terza città d’Italia, c’è una dispersione scolastica del 40%: quattro ragazzi su dieci non sono noti all’anagrafe scolastica.”
“Per questi quattro ragazzi nella migliore delle ipotesi c’è il lavoro nero, nella peggiore la criminalità organizzata.”
“Per me quello che manca a Napoli è questo – ha concluso il noto scrittore napoletano – Finché quattro ragazzi su dieci resteranno per strada, rimarrà sempre la situazione in cui ci troviamo.”
All’incontro erano presenti, tra altri, anche la cantante Fiorenza Calogero, che ha presentato il suo nuovo spettacolo “Vico Viviani” e l’attore Giuseppe De Rosa che ha ricordato il regista Armando Pugliese, recentemente scomparso.
Il noto attore ha interpretato, tra i tanti nella sua lunga carriera, anche un ruolo nella fiction televisiva tratta da “I Bastardi di Pizzofalcone”.Un saluto è andato a Gianfelice Imparato, altro famoso attore stabiese, che interpreta nella stessa fiction Giorgio Pisanelli, uno dei personaggi più amati.
L’attore Gigi Longobardi sul palco ha recitato la poesia molto divertente, dedicata a De Giovanni, “Le metamorfosi di un impiegato di banca”.In sala anche il campione di canottaggio Ciccio Esposito e il pluricampione dello sport olimpionico Taekwondo, Angelo Longobardi.
Una serata carica di emozioni al Karol per la presentazione del dodicesimo episodio della serie, edito da Einaudi, “Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone”, ricco di suspense e dal finale sorprendente.
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