I Venerdì Culturali 2018, terzo appuntamento: religiosità, erudizione e curiosità

“L’archeologia mette spesso l’umanità dinnanzi a cose che l’uomo vorrebbe dimenticare, ma che abbiamo il...

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“L’archeologia mette spesso l’umanità dinnanzi a cose che l’uomo vorrebbe dimenticare, ma che abbiamo il dovere di raccontare”

Dal 6 luglio al 24 ottobre 2018 presso la chiesa SS. Annunziata un ciclo di conferenze/letture con la presenza di soprintendenti, politici, storici e archeologi locali.

 

Nel terzo appuntamento de “I Venerdì Culturali 2018” vi è stato un clima di sinergia tra l’odierno, personificato dal parroco Don Ciro Esposito e il passato storico nel momento in cui ha discusso della Pompei antica.

Don Ciro ha aperto le porte della casa di Dio alla cultura in onore dell’esimia figura dell’archeologo Amedeo Maiuri.

Ospite d’onore di questo terzo appuntamento, Don Ciro ha aperto un canale di comunicazione tra la religiosità, custodita tra le mura della Parrocchia della S.S. Annunziata; l’ erudizione proveniente dal museo annesso alla chiesa e la curiosità dei cittadini accorsi in questo nuovo incontro.

L’affascinante dibattito, partito dalla lettura del testo “Dall’Egeo al Tirreno”, ha avuto come tema centrale le ore cruciali dell’evento catastrofico che avvenne nel 79 d.C. nella romana Pompei.

Le condizioni in cui si trovarono i cittadini dell’antica città hanno portato il Parroco a questa riflessione:

“La morte non fa sconti a nessuno, la ricchezza sfoggiata da molti cittadini pompeiani non li esonerò dalla morte e per sempre i loro corpi furono confusi con quelli degli abitanti più poveri. Nei calchi descritti da Maiuri è possibile però scorgere che al dì là di ogni possibile sofferenza e angoscia, l’uomo prima che la fine sopraggiungesse ha bramato la salvezza, una salvezza che non hanno trovato tra le braccia di una religione politeista”.

Sulle parole di Don Ciro che il Direttore dell’Associazione Culturale Sirentum, Antonio Vanacore, ha aggiunto:

 “L’archeologia non è solo belle scoperte e grandi tesori, essa mette spesso l’umanità dinnanzi a cose che l’uomo stesso vorrebbe dimenticare ma che purtroppo abbiamo il dovere di ricordare. Noi archeologi facciamo anche questo, cerchiamo un modo per far sì che un dramma si trasformi in una lezione di vita come è accaduto per Pompei”.

Il prossimo appuntamento dei “I Venerdì Culturali 2018” è previsto per venerdì 27 luglio alle ore 20.00 al quale presenzierà il parroco della chiesa di S. Marco Angelo Castellano.

 

Dionisia Pizzo

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