Dalla Serie A alla Premier League, dalla Fa Cup al Gran Premio d’Australia. Sport a tutto mondo.
di Francesco Caia
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omenica 17 aprile è stata una giornata intensa per lo sport internazionale. Facciamo una panoramica sulle varie competizioni che hanno interessato il calcio e la Formula Uno, e sui diversi protagonisti di questo week-end all’insegna dello sport.
CALCIO: Seria A; Premier League; Fa Cup.
FORMULA 1: Gran Premio d’Australia.
NBA: Regular season.
SERIE A
Il match tra Cagliari e Fiorentina apre le danze della 28essima giornata della massima divisione italiana. Alla Sardegna Arena finisce 2-1 per la squadra di casa. La Sampdoria vince 5-3 sul campo del Sassuolo e sale a 42 punti per provare a prendere il treno che porta alle qualificazioni dell’Europa League. La squadra di Genova sfrutta anche lo scivolone del Torino, appaiato a 44 punti, 7^ posto, che perde 2-3 contro un ottimo Bologna. La squadra rigenerata da Mihajlovic conquista 3 punti fondamentali per la corsa salvezza che danno ossigeno.
Anche l’Empoli riceve aria importante con la vittoria per 2-1 sul Frosinone, giunto alle ultime spiagge. Il Chievo, ormai condannato, ottiene un buon punto sul campo dell’Atalanta che al contrario perde due punti.
Il risultato più clamoroso è maturato in Spal-Roma: 2-1 per i ferraresi. Ecco, sui giallorossi si potrebbe aprire un ampio dibattito, ma andiamo al succo: qualora si gioca in difesa, bisogna interpretare bene questa fase. Apre Fares che di testa anticipa incredibilmente Karsdrop che dormicchia. Perotti la riprende su rigore, ma Petagna riporta avanti i suoi sempre dagli undici metri con un rigore concesso da Rocchi, generoso, molto dubbio.
La Lazio ne approfitta con un 4-1 netto sul Parma. Biancocelesti -2 dalla Roma con una partita in meno.
Il Napoli vince 4-2 sull’Udinese e recupera tre punti sulla Juve che ha perso 2-0 a Marassi contro il Genoa. Un avvenimento cospicuo e mesto è l’infortunio alla testa di Ospina dopo un’uscita. È rimasto in capo finché è caduto a terra ed è stato portato direttamente in ospedale dove sarà sottoposto ad esami.
Il match più clou di questa giornata è senza ombra di dubbio il Derby di Milano. Nelle ultime apparizioni Milan e Inter non hanno espresso un gran calcio, ma v’è una differenza: la compagine di Gattuso porta a casa punti con prestazioni “sporche”, mentre quella di Spalletti non vince e viene eliminata.Il diavolo favorito non rispetta il pronostico. I nerazzuri escono dalla fossa con un gran 3-2. A San Siro passa subito in vantaggio l’Inter con Vecino, che sfrutta la pigrizia di Romagnoli, su una torre di Lautaro. Nel secondo tempo De Vrij porta i suoi sul 2-0 e sembra partita chiusa, ma i Derby non finiscono fino al fischio finale. Bakayoko la riprende di testa. Ancora doppio vantaggio Inter: rigore dubbio trasformato dall’attaccante argentino, “el toro”. Martinez aiuta molto il proprio team e anche in fase realizzativa non è male con sei goal. Ed è riuscito a sostituire Icardi, non ancora rientrato. Musacchio la riaccorcia, ma la stracittadina va all’Inter!
PREMIER LEAGUE
La 31esima giornata è quella del goal in extremis. Il Newcastle ottiene un punto importante con la rete al 95’ di Ritchie contro il Bournemoth. Passa in vantaggio il team del nord d’Inghilterra con Rondon, ma la ribalta la squadra del Vitality Stadium con la doppietta di King prima di essere riacciuffata. Anche il Leicester vince allo scadere contro il Burnley con la marcatura di Morgan. Il West Ham non solo trionfa al 91’, ma rimonta dal 3-1 contro l’Huddersfield.
Il Liverpool resta attaccata al City con la vittoria fondamentale per 2-1 al Craven Cottage contro il Fulham. La apre Manè, sulle ali dell’entusiasmo dalla partita di Monaco, pareggia Babel che illude i Citizens, ma Milner su rigore dice l’ultima parola. La partita è stata gestita dai Reds, che hanno rischiato di pareggiare dopo l’errore del goal vittoria e Van Dijk che ha regalato il momentaneo pareggio alla compagine londinese. Il difensore olandese nel post-partita ammette di aver sbagliato, ma per sua fortuna e della propria squadra hanno conquistato pieno bottino.
Il Chelsea esce sconfitto da Godison Park. L’Everton sconfigge Sarri con un 2-0. In avvio di secondo tempo, Richarlison porta avanti le Toffes. Al 72’ Sigurdsson si presenta dagli undici metri e sbaglia, ma riesce nell’appoggio in rete per il definitivo 2-0! I Blues vanno a -1 dallo United e -3 dall’Arsenal.
Delle squadre non hanno preso parte a questa giornata di campionato affinché si potesse svolgere la coppa nazionale.
FA CUP
Nei quarti di finale della Coppa inglese nazionale e anche il trofeo più antico e storico del pianeta, il Watford sconfigge 2-1 il Crystal Palace. A Vicarage Road v’è un’opportunità in avvio con Milivojevic per il team ospite, poi però è quasi solo Hornets: i molteplici tiri di Deulofeu vengono respinti, ma Capoue, sugli sviluppi di corner, segna l’1-0. La rete del pareggio arriva da un errore in palleggio del Watford e Batshuayi non perdona. Infine però dai piedi dell’ex juventino Pereira parte l’assist delizioso per Gray che insacca la sfera per il finale 2-1, dopo esser entrato da due minuti!
Il Manchester City vince anche questa: 3-2 allo Swansea! Nella prima frazione di gioco, il match è dominato dai padroni di casa che hanno al 29’ un doppio vantaggio: Grimes su rigore e poi Celina. Nel secondo tempo sorge la squadra di Guardiola. Bernardo Silva dà il via alla sinfonia. Nordfeldt aiuta i piani dei Citizens con l’autogoal e Aguero completa la rimonta. L’argentino ha segnato in offside, scaturendo le proteste dello Swansea, ma il VAR non è presente ancora in Inghilterra. Il fatto incredibile e straordinario non è il clamoroso recupero, ma che il City sia in corsa per quattro competizioni con la League Cup già vinta.
Il Wolverhampton compie la seconda impresa nella omologa competizione: prima batte il Liverpool e adesso lo United di Solskjaer. Jimenez e Jota per il 2-1 Wolves con il goal inutile di Rashford al 95’.
Il Brighton si impone sul Millwall ai rigori. Dopo essere sotto di due reti, la squadra del sud di Inghilterra recupera lo svantaggio dall’88’ per completare la remuntada ai penalty.
FORMULA 1
Riparte il mondiale spettacolare di Formula 1 con il consueto appuntamento di inizio stagione a Melbourne. La Ferrari non riesce a proseguire il trend di vincere la prima gara: nel 2017 e 2018 ha trionfato la monoposto di Sebastian Vettel. Quest’anno invece il protagonista assoluto è Valtteri Bottas alla guida della Mercedes. Partiva dalla seconda posizione e appena dopo dieci giri, si trova sei secondi sopra Hamilton che partiva in pole. Le due rosse di Binotto oggi, tutt’altro che fiammanti, non sono state all’altezza. Leclerc alla prima con il nuovo team chiude in quinta piazza alle spalle del compagno di squadra. Le due Mercedes hanno imposto fin dalle prime battute un gran ritmo. Il ferrarista monegasco deve rallentare per non colpire la SF90 del tedesco e viene sorpassato anche da Verstappen. Dopo il pit stop, Vettel viene rallentato e danneggiato con la scelta della gomma media. Seb: “Noie di gomme”. Leclerc poteva addirittura passarlo, ma per ordini di scuderia resta dietro: “ho evitato di attaccare Vettel”. Giovinazzi all’esordio con l’Alfa Romeo Sauber arriva quindicesimo e il compagno Raikonen chiude in ottava posizione. Un Bottas straripante vince il suo quarto Gp in carriera e afferma: “mai così forte in carriera.” Hamilton ha avuto piccoli disguidi con la propria W10: “devo migliorare, sentirò gli ingegneri”. Il finlandese fa intendere che quest’anno non è più solo una spalla, ma può competere con tutti per il titolo. Sul podio rispettivamente Hamilton e Verstappen. Il contorno del primo piatto della stagione è: disastro Ferrari.
NBA
Nella notte, NBA Curry dà spettacolo con 33 punti e schiaccia OKC e Westbrook con un parziale di 110-88.
I Warriors insorgono alla sconfitta del precedente match casalingo contro Phoenix. Resta prima in Western Conference e in scia vi sono i Denver Nuggets che battono di due punti gli Indiana Pacers.
San Antonio batte 108 a 103 i Blazers. Cascano sempre più nel baratro i Cleveland Cavaliers che vengono sconfitti dai Dallas Mavericks. Nella partita tra New Orleans vs Phoenix accade l’impensabile: i Suns agguantano i rivali a un secondo dalla sirena con una tripla di Josh Jackson. I Pellicans, in seguito, ancora frastornati dal pareggio, chiamano un timeout di cui non possono però usufruire e consegnano così il match a Phoenix. Utah Jazz vince 114-98 contro Brooklyn Nets e Washington batte Memphis.
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