Sfida ai Coltivatori: Monti Lattari sotto Assedio

Nell'area dei Monti Lattari, le autorità hanno condotto l'operazione "Continuum Bellum" contro la coltivazione di cannabis.

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In breve: Nell’area dei Monti Lattari, le autorità hanno condotto l’operazione “Continuum Bellum” contro la coltivazione di cannabis.
I Carabinieri, con l’assistenza di unità speciali e cani addestrati, hanno scoperto e distrutto piantagioni di cannabis in diversi comuni.
Sono stati effettuati arresti e sequestri, dimostrando l’efficacia del controllo del territorio.

MONTI LATTARI, area stabiese: Cannabis e controllo del territorio

Nell’ambito dell’area dei Monti Lattari, nota per la sua maestosità paesaggistica e la ricchezza naturale, si è svolta l’operazione “Continuum Bellum” condotta dalle forze dell’ordine al fine di contrastare la diffusione della coltivazione illecita di cannabis.
Questo sforzo mirato ha portato alla luce nuovi sviluppi nella lotta contro il traffico di droga nell’area stabiese.

È evidente che le azioni di controllo del territorio dei Carabinieri stanno iniziando a dare i loro frutti, come dimostrato dal recente risultato dell’operazione.
Le piantagioni sterminate che avevano afflitto la regione nei mesi precedenti sembrano essere state ridotte, segno tangibile di un impegno costante e determinato da parte delle autorità nell’affrontare questo problema crescente.

Durante l’operazione “Continuum Bellum”, i militari della compagnia di Castellammare di Stabia hanno collaborato con unità speciali altamente addestrate, come lo squadrone eliportato cacciatori “puglia” e il nucleo cinofili di Sarno.
Questa sinergia di competenze e risorse ha portato alla scoperta di un piccolo vivaio nel comune di Gragnano.
Qui, ben 13 fusti di cannabis indica sono stati individuati, campionati e successivamente distrutti sul posto.
Queste piante raggiungevano un’altezza di circa 150 centimetri, rappresentando un tentativo di coltivazione illecita nascosto tra la vegetazione.

Ma l’azione delle forze dell’ordine non si è fermata qui.

Ulteriori indagini e ricerche hanno portato al rinvenimento di ben 36 piante di cannabis in un’area demaniale situata nel comune di Lettere.
Sorprendentemente, tutte queste piante superavano i due metri di altezza, indicando una pianificazione accurata e uno sforzo considerevole nella loro coltivazione.
In prossimità di queste piantagioni è stato scoperto un essiccatoio contenente quattro fusti da preparare per il confezionamento della marijuana.

Le autorità hanno inoltre scoperto e denunciato individui coinvolti nel traffico di droga. Una donna di 52 anni residente a Santa Maria la Carità è stata denunciata per detenzione di droga a fini di spaccio, in quanto durante una perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati 13 grammi e mezzo di marijuana insieme a una pianta di cannabis di dimensioni modeste.
Nel vicino comune di Castellammare di Stabia, Antonio Elefante è stato arrestato per lo stesso reato. Nella sua residenza sono stati rinvenuti 3 grammi e mezzo di cocaina, 4,5 grammi di crack, una piccola pietra di hashish, oltre a un bilancino di precisione e 1440 euro in contanti ritenuti provento illecito.
Attualmente, Elefante è in attesa di giudizio in carcere.

Conclusione: L’operazione “Continuum Bellum” dimostra chiaramente che le forze dell’ordine stanno combattendo con determinazione contro il traffico di droga e la coltivazione illegale all’interno dei Monti Lattari e delle aree limitrofe.
L’azione congiunta delle varie unità speciali, insieme alle denunce e agli arresti, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta per mantenere la legalità e la sicurezza in queste zone.
Il controllo del territorio sta dimostrando di essere uno strumento efficace nella continua battaglia contro il crimine legato alle droghe. 

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