Operazione GDF Napoli: Colpo al Riciclaggio! ️

Operazione "GDF Napoli": Sequestrati dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria beni per 25 Milioni di Euro e Indagati 7 Soggetti per Reati Economici.

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Operazione GDF Napoli: Sequestrati Beni per 25 Milioni di Euro e Indagati 7 Soggetti per Reati Economici

Nella giornata odierna, i militari della G.D.F. di Napoli e del Gruppo di Cassino della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – sezione III (“Criminalità economica”).

L’operazione

L’operazione ha coinvolto beni mobili e immobili, quote sociali e il complesso aziendale di una società immobiliare, per un valore approssimativo di 25 milioni di euro.

Il decreto di sequestro è stato applicato nei confronti di sette soggetti indagati, i quali sono accusati a vario titolo dei reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, reimpiego di denaro di provenienza illecita e autoriciclaggio.

Il provvedimento

Il provvedimento cautelare è stato disposto in fase di indagini preliminari e, pertanto, i destinatari di questa misura sono persone attualmente sottoposte a investigazione, che mantengono la presunzione di innocenza fino a quando una sentenza definitiva non stabilisca la loro colpevolezza.

L’origine dell’indagine risale a un Consorzio napoletano che agiva in veste di contraente generale, specificamente nel settore degli interventi di riqualificazione energetica ed edilizia ammessi al Superbonus.

In precedenza, erano già stati eseguiti due provvedimenti di sequestro preventivo, i quali erano stati confermati dal Tribunale del Riesame di Napoli.

Uno dei provvedimenti riguardava crediti di imposta inesistenti che erano stati illecitamente ceduti dal Consorzio, mentre l’altro coinvolgeva il profitto derivante dall’attività fraudolenta.

Gli sviluppi successivi delle indagini hanno permesso di scoprire i flussi finanziari che uscivano dal Consorzio e venivano deviati verso società e ditte compiacenti, le quali emettevano fatture per operazioni che in realtà non avevano mai avuto luogo nei confronti dello stesso Consorzio.

Questo meccanismo mirava a simulare la realizzazione dei lavori e permettere il reimpiego delle risorse illecite.

Le attività svolte dai militari della Guardia di Finanza e della Polizia economico-finanziaria hanno consentito di acquisire le prove necessarie per giustificare il sequestro dei beni coinvolti, stimati complessivamente intorno ai 25 milioni di euro.

Tra i beni oggetto di confisca, figurano beni mobili, immobili, quote sociali e l’intero complesso aziendale di una società immobiliare ritenuta coinvolta nelle attività illegali.

Ora, spetterà alla magistratura condurre ulteriori indagini e svolgere il processo penale per stabilire la responsabilità dei soggetti coinvolti.

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