Napoli a rischio: Defibrillatore Rubato!

Rubato il defibrillatore pubblico a Napoli, causando gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla possibilità di "cardioprotetta" la città.

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In breve: Napoli , Italia – Rubato il defibrillatore pubblico a Napoli, causando gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla possibilità di “cardioprotetta” la città. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate esprime sconcerto per il furto e la possibile privazione di una strumento salvavita essenziale. Il furto sembra essere un’azione vandalica o motivata dal valore del dispositivo. La città ha già subito diversi furti simili, mettendo in luce la necessità di proteggere tali dispositivi vitali per la sicurezza dei cittadini.

Rubato defibrillatore pubblico alla Sanità, l’associazione: “Napoli non può essere cardioprotetta”

Napoli, Italia – Un grave atto di furto ha sconvolto la città di Napoli, con il defibrillatore pubblico installato in via Vergini, alla Sanità, nel centro di Napoli, che è stato sottratto, rappresentando l’ennesimo furto di questo genere nella città.
Questo atto criminale ha suscitato preoccupazioni riguardo alla sicurezza pubblica e alla possibilità di rendere la città “cardioprotetta”, un progetto avviato nel maggio scorso con l’obiettivo di installare defibrillatori nelle aree di maggiore affluenza.

Inizialmente, la città aveva posizionato il primo defibrillatore in piazza del Plebiscito e successivamente ne erano stati installati altri in diversi luoghi di rilevanza pubblica come piazza del Gesù, piazza San Domenico Maggiore, piazzale San Martino, piazza Dante, piazza Municipio, piazza Trieste e Trento, lungomare di Napoli e, ovviamente, via Vergini.
Tuttavia, il furto di tali dispositivi ha rappresentato una sfida per il progetto di cardioprotezione della città.

Il motivo dietro questi furti rimane incerto. Una delle ipotesi è legata al valore economico del dispositivo, che può variare tra i mille e i 1.500 euro.
Tuttavia, tali apparecchiature non possono essere facilmente rivendute, quindi si potrebbe anche considerare la possibilità di atti vandalici da parte di individui che, forse per mero divertimento, hanno deciso di distruggere tali dispositivi salvavita, che sarebbero stati preziosi in caso di emergenza medica sul posto.

L’ultimo furto è stato segnalato attraverso i canali social dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, un’organizzazione che da anni si impegna nella denuncia delle aggressioni al personale sanitario e nella promozione della sicurezza medica.
L’associazione si è espressa con grande sconcerto e disappunto riguardo a questo ennesimo furto, sottolineando come tali azioni possano mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini.

L’episodio ha portato a riflettere sulla necessità di tutelare questi dispositivi vitali e sulla possibilità di adottare misure di sicurezza più efficaci per prevenire futuri furti.
Napoli ha già dovuto affrontare diversi casi simili di furto di defibrillatori pubblici, sottolineando l’importanza di proteggere questi dispositivi che potrebbero salvare vite umane in situazioni di emergenza cardiaca.

In conclusione, il furto del defibrillatore pubblico a Napoli è un segno preoccupante di mancanza di sicurezza e di consapevolezza sull’importanza di questi dispositivi salvavita.
L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate e la comunità in generale sono chiamate a prendere provvedimenti per garantire la protezione e l’accessibilità di tali dispositivi, che possono fare la differenza tra la vita e la morte in caso di emergenze cardiache.
Solo attraverso un impegno collettivo e la promozione della consapevolezza sulla salvaguardia di tali strumenti, Napoli potrà realmente diventare una città “cardioprotetta”.

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