Attesa e temuta è arrivata la sentenza del Tfn: il Palermo andrà in C

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La società siciliana deve pagare l’illecito amministrativo: questa è stata la richiesta del procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del Palermo Calcio, e questa è stata la condanna.

Tre giorni fa la richiesta del procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del Palermo Calcio al processo al Tribunale federale nazionale con la quale si chiedeva la retrocessione in serie C del Palermo calcio per presunto illecito amministrativo riguardanti le stagioni 2014-17, ed ecco che oggi è arrivata, puntuale, la sentenza che, confermando l’accusa (perché il ‘Club alterò i bilanci per iscriversi al campionato” recita la sentenza) lo condanna alla retrocessione piazzandolo all’ultimo posto della Serie B e quindi, nel prossimo campionato, i rosanero giocheranno in Lega Pro, Serie C, Girone C.

Contestualmente, il tribunale ha dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell’ex presidente Maurizio Zamparini.

Ora la società rosanero ha due giorni per presentare il ricorso in Corte d’appello che poi, a sua volta, dovrebbe emettere il giudizio entro una decina di giorni il che, a cascata, va a creare problemi anche nei playoff che, a questo punto, dovrebbero quasi certamente slittare visto che, comunque, la federazione ha già provveduto a cambiare la classifica di serie B che, con lo spostamento del Palermo all’ultimo posto, ora vede il Perugia, che era nono, salire all’ottavo posto col diritto quindi di partecipare ai playoff.

Nessun cambiamento invece, in coda dove il Carpi ed il Padova essendo 19/a e 18/a sono e restano comunque retrocesse direttamente. Un problema invece lo si ha con il Foggia che, essendo terz’ultimo, sale di una posizione e andrebbe quindi a fare lo spareggio salvezza con la Salernitana. Salendo ancora nella nuova classifica, troviamo il Venezia che era destinato ai playout mentre invece, ora, è salvo.

Tutto questo, per quanto riguarda appunto i playoff ed i playout, resta comunque nel NI in attesa che la Lega di B formalizzi l’inevitabile slittamento per cui, come già su accennato, resta nel NI anche il programma, e le date, dei playoff e dei playout.

Dopo i problemi tecnici, giuridici e amministrativi, dati sin qui non resta che dare nota delle dichiarazioni di rito, – di comodo, o di interesse -, di quanti, direttamente o indirettamente, gravitano attorno al Palermo Calcio e che cominciano a succedersi.

Il primo a lamentarsi è Rino Foschi, ds del Palermo, che, all’Italpress dichiara:

“Non c’è niente da commentare, solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare”
“Quello che abbiamo fatto quest’anno ha dell’incredibile, abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità. In estate abbiamo presentato un’iscrizione regolare, è stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato. Non ho una risposta a questa decisione, potevo capirla in caso di irregolarità nell’iscrizione al campionato ma la Covisoc ha confermato che tutto era regolare. E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro. L’azienda calcio è un’azienda che produce è importante per il Paese, Palermo è la quinta citta d’Italia, non si può subire questo trattamento. I prossimi gradi di giudizio? Resto fiducioso, ma in questo paese non credo più a niente”.

A ruota si fa sentire anche il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando che, apprendendo della decisione del Tribunale Federale che ha deciso la retrocessione del Palermo Calcio in serie C, esterna:

“Una decisione che colpisce tutta la città, che non tiene conto dei risultati sportivi ed ancor più dolorosa se si tiene conto dei risultati raggiunti dalla squadra durante la stagione. Una decisione rispetto alla quale valuteremo, anche come Amministrazione comunale, quali siano i margini di appello”.

Per quanto riguarda la tifoseria, inutile dire che è piombata nel dramma e concorda con le parole espresse da Orlando

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