Calciatori che hanno superato le rivalità delle tifoserie

Il nostro racconto di casi diversi di calciatori che hanno cambiato casacca finendo in squadre opposte in termini di tifo.

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Nella storia della Serie A il mercato dei calciatori tende ad operazioni di mercato che si sviluppano all’interno del territorio italiano.

La tradizione calcistica italiana, caratterizzata da molti tatticismi e un approccio tendenzialmente difensivista al pallone, per anni è risultata indigesta ai calciatori stranieri, o comunque provenienti dall’estero, e quindi abituati ad un calcio diverso. Non è un caso, dunque, che spesso anche giocatori molto forti e famosi si siano mossi fra diverse squadre del campionato.

Prendiamo ad esempio il derby di Milano che si disputerà tra poco più di un mese: uno dei perni del centrocampo dell’Inter dei record di Simone Inzaghi, Hakan Çalhanoğlu, è un ex giocatore del Milan, che ha lasciato la squadra in favore dell’Inter al termine della stagione 2020/2021. E non solo: nella stagione immediatamente successiva a quella del trasferimento del turco sull’altra sponda di Milano, la stagione 2021/2022, è stato proprio il Milan a vincere lo scudetto, superando l’Inter arrivata seconda. Quest’anno è invece l’Inter a essere la prima in classifica e la prima partita utile per la vittoria matematica dello scudetto è, ad oggi, proprio il derby di Milano che si svolgerà il 21 aprile! L’attesa si fa sentire sempre di più in vista del derby di Milano, una partita altamente desiderata anche dai bookmakers delle scommesse.

Questo è uno solo dei numerosi esempi di grandi calciatori, protagonisti in alcune delle squadre più importanti d’Italia, che “tradiscono” i loro tifosi, e cercano maggiore successo in una squadra rivale, ma andiamo per gradi.

I passaggi di società più interessanti

Nel campionato italiano esistono sette squadre, denominate sette sorelle, che nel bene e nel male hanno sempre avuto un ruolo di una certa rilevanza nel calcio nostrano. Di questa cerchia ristretta di club fanno parte le tre strisciate, Milan, Inter, Juventus; le due romane: Roma e Lazio; la più importante squadra del mezzogiorno, il Napoli, e infine la Fiorentina.

I trasferimenti da una di queste squadre verso le strisciate, che sono anche le tre più importanti squadre del campionato italiano, sono piuttosto frequenti. Non è raro che un calciatore, ottenendo risultati incredibili dal punto di vista individuale nell’alta borghesia del calcio italiano, decida poi di trasferirsi in una big, che solitamente avrà i mezzi economici per ambire a trofei nazionali e internazionali con maggiore frequenza.

I casi sono molteplici: Vlahovic e Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus; Higuain dal Napoli alla Juventus; Pjanic dalla Roma alla Juventus. Questi sono tutti casi degli ultimi dieci anni circa. E si potrebbero citare anche altri esempi, come il passaggio di Candreva, Hernanes, Keità Balde dalla Lazio all’Inter, o di Alessandro Nesta, al tempo uno dei difensori più forti del mondo, dalla Lazio al Milan nel 2002.

Il caso del calciatore Roberto Baggio: da una “strisciata” all’altra

Più raro, e solitamente più scandaloso, è il passaggio di giocatori tra una strisciata e l’altra. Il caso più eclatante in questo caso è sicuramente Roberto Baggio. Il Divin Codino si affermò nella massima serie italiana giocando per la Fiorentina, da cui poi venne venduto alla Juventus. Fino a qui tutto normale, come si è detto, anche se i tifosi Viola non presero molto bene la cessione, e presero d’assalto la sede della società all’uscita della notizia. Ma Baggio, forse il miglior calciatore italiano di tutti i tempi, ha poi giocato anche nel Milan e nell’Inter. E infatti ha finito per non essere particolarmente apprezzato da nessuna delle tre tifoserie, che ne criticano le scelte di carriera.

Altro giocatore famoso che può dire di aver giocato in tutte e tre le big è Andrea Pirlo. Il centrocampista bresciano venne acquistato dall’Inter e in seguito ceduto al Milan. In rossonero, Pirlo si affermò come titolare e finì per rimanere dieci anni, vincendo fra le altre cose due scudetti e due Champions League. Nel 2011 l’allora allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, decise di lasciarlo andare alla Juventus a parametro zero, e con i bianconeri Pirlo ha vinto quattro scudetti consecutivi. E, una volta ritiratosi, la carriera di Pirlo ha finito per essere associata di più alla Juventus che al Milan, con gran dispiacere dei tifosi rossoneri. Sullo sfondo l’Inter, che non ha saputo intravedere il valore del giocatore, e che per questo viene criticata, scherzosamente, dai tifosi delle due rivali di sempre.

Conclusione

Le rivali sono dunque rivali anche nel calciomercato: e non potrebbe essere altrimenti. Passare da una rivale all’altra è un gesto forte per i calciatori, che può rivoluzionarne la carriera, a volte anche a livello mentale. E non ci sarebbe da stupirsi se alcuni professionisti per cercare stimoli ai massimi livelli a volte abbiano bisogno anche di avere qualcosa da dimostrare ai loro vecchi tifosi, magari colpevoli di non averli particolarmente apprezzati durante il periodo in cui hanno giocato nella loro squadra. Come è oggi nel caso di Çalhanoğlu, per cui lo scudetto che l’Inter si accinge a vincere avrà un sapore particolarmente dolce. Come è successo a tanti calciatori campioni del passato, e come succederà a tanti campioni del futuro con buona pace dei tifosi.

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