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Castellammare di Stabia

Napoli, Conte: “Dobbiamo ricostruire tutto. Il nostro mercato al momento è bloccato”

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iornata di vigilia in casa Napoli.Gli azzurri preparano il loro debutto in Serie A che avverrà nella giornata di domani, domenica 18 agosto, contro il Verona al Bentegodi.

A Castel Volturno è intervenuto l’allenatore azzurro Antonio Conte.Di seguito le sue parole.

È il suo decimo esordio su una panchina di club: è soddisfatto del lavoro fatto in questo momento?

E del lavoro che state facendo sul mercato?

“Abbiamo fatto un mese di lavoro con i ragazzi.Quello che stiamo facendo con la squadra mi soddisfa.

Ho trovato ragazzi che hanno voglia di lavorare, hanno voglia di crescere singolarmente.Questo mi dà entusiasmo e mi aiuta.

Da questo punto di vista sono molto soddisfatto.Dall’altro punto di vista, sapete bene che è una situazione molto complicata.

Dispiace”.

Può argomentare questo dispiace?

“Che posso dire. È una situazione bloccata e complicata.Non posso dire altro”.

Qual è il mantra di questo inizio di stagione?

Osimhen-Lukaku che finale si immagina?

“Il nostro mantra dovrà essere quello di dare il 200%.Dobbiamo capire che dobbiamo andare tutti oltre i nostri limiti, perché è un momento molto critico per il Napoli.

Il presidente ha parlato di ricostruzione.Ho fatto le mie valutazioni e gli do ragione.

C’è bisogno di una ricostruzione che deve partire dalle fondamenta.Se una squadra mette sul mercato 10 giocatori, vuol dire che c’è una ricostruzione in atto e c’è bisogno di tanta pazienza e tanta umiltà.

Capire il momento ma non farci contagiare l’entusiasmo di far partire questa ricostruzione.Il mantra dovrà essere quello di dare più di quello che possiamo perché c’è da fare tanto.

Su Lukaku dico che non parlo di giocatori che oggi non fanno parte del Napoli.Osimhen è una situazione trovata in essere e sarà affrontata solo in maniera esclusiva da parte del club e del giocatore”.

Spesso si parla dell’intensità dei suoi allenamenti: dove ha insistito?

“Io quando parlo di ricostruzione intendo proprio a livello di fondamenta, di base della rosa.

Questa è la base.Una volta fatto questo lavori con i ragazzi per cercare di migliorarli sotto tutti i punti di vista.

Gli allenamenti sono molto normali, secondo me.Chi non è abituato fa un po’ più di fatica, ma sono allenamenti normali.

L’alta intensità in allenamento deve essere un mantra perché poi lo riporti durante la partita”.

Opta ha messo il Napoli all’ottavo posto, cosa ne pensa?Qual è il reale valore di questa rosa?

“Queste sono delle statistiche che vengono fatte tenendo conto di alcuni parametri.

Sono stati tenuti conto parametri dell’anno scorso.Vedendo alcuni giocatori che sono andati via è stato semplice stilare la classifica.

I parametri cambiano di anno in anno, così come le performance, però vediamo.Quello che dobbiamo avere come monito è non pensare che il decimo posto sia stato frutto di un caso, perché non è così.

Sotto tutti gli aspetti, ve lo posso garantire”.

È superfluo parlare di obiettivi con una rosa incompleta?Ha parlato di ricostruzione, a che punto siete?

“Siamo all’inizio, alla base. È solo un mese che sto lavorando per cercare di iniziare questa ricostruzione.

Oggi fare dei pronostici non mi sento in grado di farli.Siamo in una fase nella quale dovremmo abituarci a soffrire nella difficoltà.

Se mi chiedi qual è il massimo, faccio fatica a fare previsioni.Cerchiamo di essere concentrati su quello che stiamo facendo e lavorando.

Quest’anno ne abbiamo tutti bisogno”.

Come sta Buongiorno?Sarà a disposizione per Verona?

Di Lorenzo lo immagina braccetto o esterno a tutta fascia?

“Buongiorno ha avuto una distorsione giovedì.Faremo delle valutazioni: è migliorato tanto.

Poi prenderemo delle decisioni.Giovanni, invece, è un calciatore talmente intelligente che ti permette di usarlo in tutte e due le posizioni”.

Ha detto che la ricostruzione deve essere profonda, se lo aspettava?

Vede similitudini con un’altra squadra e ricostruzione che ha fatto come la Juventus?

“Se devo rispondere sinceramente, mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato.Per questo all’inizio parlavo che non bisognava buttare tutto, ma capire che in quest’annata negativa ci fossero delle cose positive.

Mi aspettavo di meglio, però siamo qui per lavorare e per cercare di fare delle valutazioni insieme al direttore e insieme al club, sapendo che non si può fare tutto subito e che dovremmo farle per gradi.Trovarti però in una situazione nella quale ci sono 10 uscite…io vedo altre squadre che hanno situazioni consolidate, dove pezzi vengono aggiunti.

Non dico che siamo all’anno zero, ma siamo molto vicino all’anno zero.Questo non mi spaventa, però è meglio essere chiari: quando c’è questa e c’è realtà e si sanno i problemi che bisogna affrontare, è importante ci sia chiarezza.

In primis per i tifosi e per l’ambiente.Chiedo grande unità e compattezza perché è nelle difficoltà che dobbiamo cercare di essere tutti uniti ed essere un corpo unico per riportare il Napoli a essere competitivo.

Quanto ci vorrà non ve lo so dire, so solo che incontreremo delle grosse difficoltà.Saperlo ci aiuterà a essere più cazzutti.

La similitudine non c’è: qui c’è il tranello grosso di due anni fa”.

Per essere soddisfatta sul mercato, di quante unità c’è bisogno di intervenire?

“Sul mercato sappiamo che dobbiamo viaggiare su determinati parametri: costo, ingaggio e convincerli a venire a Napoli che quest’anno è senza le coppe europee.Dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni per tamponare, non possiamo pensare di fare tutto in un anno o in una sola sessione di mercato.

Sono troppe cose da fare.Bisogna cercare di prendere il necessario.

Anche perché dalle uscite che stanno facendo soldi non ne entrano in quanto sono solo prestiti.Abbiamo una situazione bloccata che voi tutti sapete che dovrebbe portare degli introiti.

Le capisco, ma proprio per questo vi sto esortando a capire bene la situazione.Questo non vuol dire che ci sia passata la voglia o l’entusiasmo, anzi: sono ancora più incazzato di prima e cercherò di trasmettere ancor di più questo tipo di pensiero ai ragazzi”.

Dopo la partita con il Modena ha detto che avevate riempito poco l’area.

In considerazione di questo, giocare con due attaccanti è un’ipotesi per riempire un po’ di più l’area?

“Quello che vi chiedo umilmente è di non andare nei discorsi tattici.Se pensiamo che sia quello il punto vuol dire che non abbiamo capito proprio niente della situazione.

Fateci lavorare.Stiamo lavorando su determinate cose: se funzionano bene e altre meno cercheremo di migliorare col lavoro.

Ancora ricordo l’anno scorso, che seguivo il Napoli con questo 4-3-3…e alla fine è arrivato il decimo posto. È prematuro parlare di discorsi tattici”.


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