E’ l’omicid!o dell’avvocato Leonida Brancato, rispettabile e temutissimo avvocato penalista della città in pensione da dieci anni a dare il via a questa nuova indagine dei bastardi di Pizzofalcone.
Leonida Brancato non vedeva alcuno se non la sua collaboratrice domestica, ogni tanto sua nipote che ha ereditato la sua professione.L’unico che lo 0dia platealmente è suo figlio
Nel frattempo…piove, ma non come può capitare ogni tanto nella città, piove in tutte le forme possibili, instancabilmente, incessantemente, implacabile con forza e con delicatezza.
Il caso di Leonida Brancato non può attendere gli step standard investigativi, deve essere risolto entro 48 ore e, se questo non dovesse accadere, il caso passerà ad altri e l’inefficienza dei Bastardi di Pizzofalcone sarà messa ben in vista sopratutto ai suoi più acri nemici.
La pioggia, intanto, continua a scorrere e ad accompagnare le ore frenetiche di questa indagine e della vita privata dei componenti della squadra su cui si incentra molto la narrazione.
L’om!cidio non ha ancora un movente chiaro ed è questa la cosa più grave.
Sotto la pioggia, però, possono avvenire tante illuminazioni e isolarsi “gocce determinanti” sopratutto quando a lavorare in coesione è l’intero gruppo, ed è questo che ho amato molto in questo mio primo di De Giovanni su I Bastardi di Pizzofalcone.
Sono pronta a recuperare anche gli altri, ma per il momento vorrei avere un vostro parere su quanti hanno letto questo e se avete letto e amate l’intera serie de I Bastardi di Pizzofalcone.
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