“Al cuore di Maria ho affidato non il voto ma il destino Paese e Ue”
Matteo Salvini si presenta ai microfoni subito dopo la diffusione dei dati del secondo exit pool e lo fa, dice, per rispetto degli italiani che devono andare a lavorare e non possono attendere troppo (ad ascoltarlo?)
Comunque sia, prendendo la parola nella sede di via Bellerio per commentare il risultato della Lega alle Europee, bacia ancora il crocifisso e ringrazia “chi sta lassù” senza “strumentalizzazioni” dice, ed ha aggiunto:
“Al cuore di Maria non ho affidato un voto ma il destino di un Paese e di un continente”.
Poi ci tiene a far sapere che il risultato della Lega alle Europee, ormai primo partito in Italia
“non sarà usato per regolamenti di conti interni: il mio avversario resta la sinistra, i miei alleati di governo sono amici, con cui da domani si torna a lavorare serenamente. Da domani mattina al lavoro per applicare il contratto: taglio delle tasse, autonomia, sicurezza, grandi opere bloccate, il decreto crescita, sostegno a disabili e famiglie”, ed aggiunge
“Non sarà usato per chiedere mezza poltrona in più ma per cambiare l’Europa e i suoi vincoli e l’austerità”.
“Sarà un periodo economico complicato, lo dico agli italiani, siamo consapevoli delle difficoltà che ci aspettano”. “Nessun aumento dell’Iva, nessuna patrimoniale, nessun prelievo sui conti correnti. Il voto di oggi ci dice che cambiano le regole in Europa: per scelta dei francesi, degli inglesi, degli ungheresi, dei finlandesi”.
“Gli italiani ci hanno votato per abbassare le tasse, per sbloccare le grandi opere”.
Questo ad ora per cui, scusandomi per il gioco di parole, la domanda ora è: ed ora?
ATTUALITÀ • Salvini vince, ringrazia e bacia il crocifisso. Ed ora?
