I PFAS VERDI, sono una generazione, di fluoropolimeri e lubrificanti progettati per mantenere le prestazioni critiche dei PFAS tradizionali nel settore auto, riducendo però bioaccumulo e tossicità e rendendo più facile la gestione a fine vita. Nel comparto automotive, sono presenti in guarnizioni, lubrificanti speciali, rivestimenti e componenti elettrici, e la loro persistenza può diventare una leva di circolarità se vengono progettati per durare a vita e per essere recuperati in maniera controllata.
I PFAS VERDI (GREEN), nel settore AUTOMOTIVE, compaiono in guarnizioni, utilizzati in motore, trasmissione, pompe, servosterzo, impianto frenate, climatizzazione, per resistere a oli, carburanti, refrigeranti e temperature elevate, senza degradarsi. Sono presenti anche in lubrificanti ad alte prestazioni, sotto forma di grassi, oli contenenti fluoropolimeri, contenuti nei cuscinetti, giunti, attuatori meccatronici, motorini elettrici e sistemi e-drive.
I PFAS Verdi (GREEN), vanno distinti dai PFAS Rossi, in quanto questi ultimi, rappresentano la famiglia storica e più problematica, hanno molecole persistenti, facilmente mobili nell’ambiente, bioaccumulabili e che hanno una vera e propria restrizione normativa sia nazionale che europea in quanto nocivi sia per la salute che per l’ambiente.
L’Industria Automobilistica e quella in generale, sta puntando sui PFAS VERDI (GREEN) in quanto uniscono tre caratteristiche: minore tendenza al bioaccumulo, maggiore controllabilità lungo il ciclo di vita e capacità di consentire prodotti a Lubrificazione/Tenuta permanente, riducendo i consumi e le manutenzioni. Alcuni Lubrificanti e grassi a base di PFPE/PTFE, (Politetrafluoroetilene) pure se persistenti, rispettano le norme europee in quanto sono considerati non pericolosi, perché consentono una lubrificazione a vita, per cui la loro persistenza viene incanalata in un uso molto duraturo e circoscritto, riducendo i rilasci diffusi a prodotti di più breve durata.
Dal punto di vista della circolarità e della sostenibilità, la persistenza dei PFAS VERDI (GREEN), che costituisce un problema, se la sostanza è dispersa nell’ambiente, può diventare invece un alleato della circolarità, se confinata in sistemi chiusi e durevoli. Il concetto chiave è passare da un uso “Usa e Disperdi”, ad un uso “Chiuso a vita”, con tracciabilità e recupero a fine ciclo. Nel Settore Auto una strategia è quella di Progettare componenti serrati per tutta la vita, come per esempio inserire un PFAS VERDE all’interno di un cuscinetto o riduttore e-drive, evitando rabbocchi, perdite e sostituzioni frequenti, procedere al recupero di motori elettrici, riduttori e moduli termici, progettati per essere smontati, consentendo di intercettare fluoroelastomeri e lubrificanti PFAS verdi in centri di rigenerazione e riciclo, anziché inviarli tal quali allo smaltimento.
Questa logica, si integra con le Norme Europee più recenti, che spingono verso un’economia circolare e responsabilità estesa del produttore, imponendo una progettazione per la durabilità, tracciabilità delle sostanze e gestione finale dei rifiuti complessi.





