Perseguitata dall’aguzzino: il terrore continua

Una donna viene perseguitata da un ex dipendente che dopo la scarcerazione riprende a minacciarla di morte. La situazione si fa critica quando l'uomo scompare. L'appello per un intervento rapido.

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CRONACA – Una donna viene perseguitata da un ex dipendente che dopo la scarcerazione riprende a minacciarla di morte. La situazione si fa critica quando l’uomo scompare. L’appello per un intervento rapido

Perseguitata dall’aguzzino: il terrore continua

Sommario:
Questo articolo racconta la storia di una donna che è stata perseguitata dal suo stalker, un ex dipendente, che continua a minacciarla di morte dopo la sua scarcerazione. L’aguzzino è scomparso, aumentando la preoccupazione per la sicurezza della vittima. L’avvocato della donna fa un appello urgente per un intervento rapido.

“Ti taglio la testa e le mani”: il suo stalker esce dal carcere e ricomincia a perseguitarla

La storia di una donna tormentata dal suo stalker ha preso una svolta terribile dopo che l’uomo è stato rilasciato dal carcere. Dopo aver scontato una condanna per stalking e tentato stupro, l’uomo ha ripreso a perseguitare la donna con minacce di morte. Questo articolo esplorerà l’escalation di persecuzione e violenza subita dalla vittima, evidenziando le falle del sistema giudiziario e la situazione attuale in cui l’aguzzino si trova in libertà, nonostante sia in attesa di espulsione.

L’escalation di persecuzione e violenza

La donna, vittima di stalking, era stata inizialmente tormentata da Sukhvinder Singh, un ex dipendente che si era invaghito di lei. Non accettando il rifiuto della donna, Singh ha iniziato a scriverle costantemente, inviandole foto non richieste e dichiarando il suo desiderio di avere figli con lei. Nonostante i tentativi della donna di farlo ragionare, l’uomo ha continuato con la sua ossessione, portando la situazione a un livello sempre più inquietante.

L’incidente macabro

La situazione ha raggiunto un punto critico quando la vittima ha ricevuto una foto che l’ha terrorizzata profondamente. Singh si era tagliato appositamente e aveva scritto con il sangue il suo nome e quello della donna sul muro vicino alla sua abitazione. Questo gesto macabro ha aumentato il timore della vittima, poiché l’aguzzino conosceva l’indirizzo della sua casa e del suo posto di lavoro. La donna si è trovata costretta a vivere nel terrore e ad avere paura anche di uscire di casa.

Il tentativo di stupro e l’arresto

La situazione è precipitata quando la donna è stata vittima di un tentativo di stupro da parte di Singh. L’uomo si era appostato nei pressi della sua abitazione e l’aveva assalita non appena era uscita. Fortunatamente, la vittima è riuscita a divincolarsi e a fuggire. Ha immediatamente denunciato l’accaduto e l’aguzzino è stato arrestato e condannato per il suo crimine. È stato anche emesso un decreto di espulsione a causa dello status irregolare di Singh.

La scarcerazione e la ripresa della persecuzione

Nonostante la condanna e l’incarcerazione, l’incubo per la donna non si è ancora concluso. Dopo aver scontato solo un anno e mezzo di carcere, Singh è stato trasferito in un centro di prima accoglienza in attesa dell’espulsione. Appena rilasciato, ha ricominciato a perseguitare la donna con minacce di morte tramite telefonate. Le parole terribili che ha rivolto alla vittima, come “Ti taglio la testa” e “Ti taglio le mani”, l’hanno gettata nuovamente nel terrore e nell’impotenza.

La preoccupante situazione attuale

La situazione è diventata ancora più critica quando Singh è uscito dal centro di prima accoglienza senza lasciare tracce. Non solo non è stato ancora espulso, nonostante il procedimento giudiziario in corso, ma ora l’aguzzino è scomparso, aumentando l’urgenza e la preoccupazione per la sicurezza della vittima. L’avvocato della donna ha richiesto un intervento immediato per garantire la protezione della sua cliente e impedire che il peggio possa accadere.

Conclusione:
La storia di questa donna è un triste esempio delle falle del sistema giudiziario e della realtà delle donne che subiscono persecuzione e violenza. Nonostante la denuncia, la condanna e l’incarcerazione dell’aguzzino, la vittima è ancora una volta sottoposta a un’escalation di terrore. È fondamentale che si intervenga rapidamente per proteggere la sua sicurezza e prevenire una tragedia annunciata.

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