L’intesa siglata tra Italia e Giappone per promuovere un turismo più sostenibile segna un nuovo capitolo nelle politiche globali di contrasto all’overtourism.In un momento storico in cui i flussi turistici internazionali sono tornati a crescere con forza, la necessità di un approccio consapevole e rispettoso dei territori diventa un obiettivo condiviso dalle principali destinazioni del mondo.
Realtà impegnate in prima linea nel settore, come Stograntour, che nel sito Stograntour.com includono una proposta molto particolare sul Giappone, stanno osservando con attenzione questa svolta, rilevando un crescente interesse verso modelli di viaggio in grado di coniugare esperienza e responsabilità ambientale.L’accordo si inserisce in un contesto in cui entrambi i Paesi si trovano a gestire aree particolarmente esposte al turismo di massa.
In Italia, le città d’arte e alcune destinazioni costiere affrontano ogni anno picchi che mettono a dura prova infrastrutture e risorse locali.In Giappone, Kyoto e Tokyo vivono da tempo fenomeni simili, soprattutto in periodi di festività internazionali e in occasione di eventi culturali di richiamo globale.
La collaborazione mira a promuovere itinerari meno noti, valorizzare le tradizioni locali e incoraggiare pratiche sostenibili nella ricettività e nei trasporti.Secondo gli operatori del settore, questo tipo di cooperazione può rappresentare un esempio replicabile anche su altri assi geopolitici.
Il turismo esperienziale, sempre più orientato a immersioni autentiche nel tessuto sociale dei luoghi visitati, richiede un equilibrio delicato tra attrazione e tutela.Le agenzie specializzate stanno aggiornando le proprie proposte per includere soluzioni alternative, capaci di distribuire i flussi in modo più armonico e di coinvolgere le comunità locali nella definizione dell’offerta turistica.
Non si tratta soltanto di una questione di numeri, ma di visione.Il futuro del turismo passa attraverso una ridefinizione del concetto stesso di viaggio: non più consumo rapido di destinazioni iconiche, ma esperienza profonda, ritmata dal rispetto per l’ambiente e dal desiderio di conoscenza.
In questo senso, la strategia giapponese di decongestionamento delle mete più battute attraverso la promozione delle regioni rurali e montane risulta particolarmente significativa.L’Italia, dal canto suo, può contare su un patrimonio diffuso, ancora poco esplorato fuori dai circuiti principali, che ben si presta a una narrazione turistica rinnovata.
Stograntour, che da anni lavora su proposte di viaggio improntate all’avventura e all’autenticità, evidenzia come le preferenze dei viaggiatori stiano evolvendo rapidamente.La sostenibilità è ormai un criterio che incide sulle scelte, non solo per le nuove generazioni ma anche per una clientela matura, attenta all’impatto delle proprie decisioni.
Cresce l’interesse per destinazioni che abbiano un’anima, che offrano non solo paesaggi ma anche storie, relazioni e momenti di reale interazione con la cultura locale.L’intesa tra Italia e Giappone rappresenta dunque più di una collaborazione diplomatica: è un segnale forte per l’intero comparto turistico.
Promuovere un turismo consapevole non significa limitare l’accesso ai luoghi, ma ridefinirne l’esperienza, rendendola più equa, sostenibile e ricca di significato.Il 2025 potrebbe essere l’anno in cui queste visioni troveranno una reale applicazione nei piani promozionali dei Paesi coinvolti, dando forma a una nuova era del viaggio globale.





