A seguito di casi di Peste Suina Africana nella zona tra Cilento e Vallo di Diano, è stata dichiarata “zona infetta” per 17 comuni. Il capogruppo di Italia Viva, Tommaso Pellegrino, ha chiesto misure urgenti di sostegno per la filiera suinicola e di erogazione di indennizzi. È necessario conciliare le esigenze di eradicazione del virus e la salvaguardia dell’economia del territorio, nonché la valorizzazione delle comunità locali.
Misure urgenti contenimento Peste Suina Africana in Campania
In seguito alla scoperta di alcuni casi di Peste Suina Africana in carcasse di cinghiali, è stata emanata un’ordinanza che dichiara “zona infetta” quella comprendente 17 comuni situati tra il Cilento e il Vallo di Diano.
La diffusione di questa malattia altamente contagiosa rappresenta una grave minaccia per il settore zootecnico suinicolo e agricolo in generale della zona interessata, con ripercussioni economiche negative per le comunità locali.
Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale, ha chiesto misure urgenti di sostegno per la filiera suinicola, che si trova in ginocchio a causa dell’ordinanza di zona infetta.
Pellegrino ha anche presentato un’interrogazione e una richiesta di audizione al fine di attivare rapidamente i meccanismi necessari per l’erogazione di adeguati indennizzi a favore degli operatori del settore che risultano i più colpiti dalla crisi.
Non solo la filiera suinicola ma anche il settore turistico è a rischio nella zona rossa. Sono presenti località naturalistiche che attraggono numerosi visitatori durante la primavera e l’estate, rappresentando un importante valore economico per le aziende del settore e per le comunità locali.
