di Virginia Murru
La millenaria saggezza cinese, ancora una volta, induce ad usare la ragione e non l’impeto dell’irrazionalità, che potrebbe costare cara a milioni di persone (se non a miliardi..). Il ministro degli Esteri cinese, in una conferenza stampa a Berlino, sottolinea la situazione delicatissima nei rapporti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti.
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- Così si è espresso al riguardo Wang Yi: “le armi moderne sono così devastanti che non è possibile rischiare neppure l’1% delle insidie che una guerra comporterebbe, e che per ovvie ragioni causerebbe conseguenze inimmaginabili.”
- Il che equivale a dire che il mondo, in questo frangente di aspri affronti tra USA e Corea del Nord, è come se si trovasse sulla bocca di un vulcano pronto ad esplodere. Inevitabilmente un’entrata in guerra degli Stati Uniti, in quell’area rovente del pianeta, non lascerebbe indifferente la Russia e nemmeno la Cina. Ed è per questo che la diplomazia cinese si è messa in moto e lancia moniti pesantissimi, che ci auguriamo siano recepiti in tempo dalle parti in causa.
- Che Donald Trump avesse una tempra tutt’altro che ‘arrendevole e accomodante’ nei rapporti diplomatici, già si è capito ultimamente in Siria, ma ora la paura di un conflitto che fin dagli esordi creerebbe precisi schieramenti, è serpeggiante, fortissima.
- Siamo messi peggio degli anni ’60, quando Fidel Castro sfidava gli Stati Uniti, e l’Unione Sovietica, in quel pericoloso gioco di equilibri militari, era la faglia opposta, ‘sommersa’, che minacciava urti memorabili?
- Certo, se allora ci fosse stato Trump al posto di John Kennedy, le provocazioni non sarebbero scivolate via senza lasciare segni davanti al Mar dei Caraibi.
- Se poi si considera che la Corea del Nord è guidata da un uomo affetto da manie di grandezza, e va in estasi davanti agli arsenali nucleari di cui si è dotato, inculcando nella popolazione del paese ideali che vanno oltre la tendenza all’esaltazione, per finire in pericolosi eccessi e devianze politico-militari, allora si capisce la ragione per cui Tramp e Kim Jong-un, non potranno mai trovare un equilibrio degno di un’intesa.
- Gli Stati Uniti, forse (si spera), stanno adottando manovre tattiche militari che avrebbero fatto tremare chiunque, ma non Kim Jong-un, che non arretra di un millimetro, e minaccia anzi, con tutta la scelleratezza di cui è capace, che cancellerà gli USA dalla faccia della terra, perché ritiene che il moscerino – evidentemente – possa spostare un elefante.
- Ma tant’è: quando manca il senso della realtà, e si cavalca l’utopia come fondamento delle proprie convinzioni, si può finire sul limite di un’erta pericolosissima, qual è la guerra nucleare.
Intanto gli americani hanno installato una piattaforma antimissile nella Corea del Sud: più espliciti di così non potevano essere. Per dirla con un luogo comune, ‘non c’è più sordo di chi non vuol sentire’. - E la Cina tenta come può di placare i venti di guerra che incombono su questo pianeta, già abbastanza devastato da conflitti di ogni genere.
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