Castellammare di Stabia vive un periodo florido per il turismo: dal fine pandemia, secondo i dati fornitici dallo stesso comune, c’è stato un aumento del 80% per quanto riguarda le strutture ricettive attive. Di contro si registra anche un rincaro dei prezzi per i lidi che varia dal 10/15% fino ad un 20% per tutta la fascia costiera che va da Castellammare a Sorrento
Aumentano i turisti
Il turismo stabiese è in netta risalita: dopo gli anni bui della pandemia, oggi si registrano circa 180 strutture ricettive attive tra quelle dotate di Cusr (Codice Unico Strutture Ricettive). le motivazioni che spingerebbero i turisti a scegliere Castellammare come meta sembrano legato per lo più alla sua posizione strategica, posizionata al centro tra la costiera amalfitana e sorrentina e punto di snodo per Pompei e Napoli. Il Comune intanto, guidato dalla commissione prefettizia, ha deciso di adottare il pugno duro contro l’evasione fiscale delle strutture ricettive abusive. A tal proposito, è stato reso obbligatorio per tutte le attività il Cusr. Nelle scorse settimane è stato anche potenziato il sistema di controllo sul territorio. I militari della guardia di finanza, insieme ai vigili di Castellammare, hanno infatti trovato diverse strutture non registrate e che, quindi, esercitavano l’attività extralberghiera senza avere alcun titolo. I controlli proseguiranno a tappeto in tutto il periodo estivo.
Rincarano i prezzi dei lidi
Quasi come fosse un’equazione, all’aumento dei turisti corrisponde un rincaro dei prezzi dei lidi.
Dallo scorso anno il prezzo medio è salito del 10%, con punte del 15 e del 20 per tutta una serie di strutture presenti tra Castellammare e Sorrento. Al momento risulta molto difficile per una coppia spendere meno di 50€ per una giornata al mare. Il problema permane anche per le spiagge libere, dove il fastidio di dover pagare gli abusivi per il parcheggio o altro non si allontana molto dal fastidio per i prezzi alti.
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Vincenzo Esposito
