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Castellammare di Stabia

Zelensky non vuole accordo su terre rare. Usa minacciano Kiev: “Stop a Starlink”

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Adnkronos) – Gli Stati Uniti minacciano di bloccare l'accesso dell'Ucraina a Starlink, il servizio internet via satellite di proprietà di Elon Musk, se Kiev non dovesse accettare l'accordo proposto dagli Usa sullo sfruttamento anche delle sue risorse minerarie.E' quanto riferisce il Kyiv Independent, rilanciando un'indiscrezione della Reuters che cita tre fonti al corrente dei negoziati. Secondo le fonti, Washington ha sollevato per la prima volta la prospettiva di interrompere il servizio Starlink dopo che Zelensky ha respinto l'accordo, presentato dal segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, lo scorso 12 febbraio.

L'accordo riguarderebbe il 50% nelle risorse naturali dell'Ucraina, tra cui terre rare, petrolio e gas, senza offrire alcuna garanzia di sicurezza concreta in cambio.La minaccia su Starlink è stata rilanciata nei colloqui che l'inviato speciale degli Stati Uniti, Keith Kellogg, ha avuto con Zelensky il 20 febbraio. Una delle fonti di Reuters ha sostenuto che la perdita dell'accesso a Starlink sarebbe devastante per l'Ucraina. "L'Ucraina funziona con Starlink.

Lo considerano la loro stella polare – ha detto la fonte -.Perdere Starlink sarebbe un duro colpo".  Secondo una fonte anonima a Sky News, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non sarebbe pronto ad accettare un accordo sullo sfruttamento di minerali e terre rare con gli Stati Uniti.

Kiev avrebbe riscontrato "una serie di questioni problematiche" nella bozza del documento. Il presidente americano Donald Trump, che aveva annunciato che l'accordo era vicino, ha chiesto all'Ucraina un accordo per accedere alle risorse naturali del Paese in cambio di armi. "Oggi le bozze non riflettono una partnership nell'accordo e contengono solo impegni unilaterali da parte dell'Ucraina", ha affermato la fonte. Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti ben informate sui colloqui sull'accordo voluto dall'amministrazione Trump come compensazione per gli aiuti militari forniti da Washington a Kiev per contrastare l'invasione russa, dovrebbe essere invece firmato a breve, probabilmente già oggi.  Nessun appello al ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino, né la definizione della Russia come ''aggressore''.Sono gli elementi che mancano, più che i contenuti, a fare la differenza nella bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti alle Nazioni Unite alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio del 2022.

La proposta, di cui la Dpa ha visionato una copia, contrasta con la bozza presentata dai Paesi europei e che invece chiede esplicitamente un ritiro immediato dei soldati russi dall'Ucraina. Nel documento, elaborato dagli Stati Uniti, si fa appello alla fine del conflitto (non aggressione) e si esprime rammarico per la perdita di vite umane.La proposta europea verrà presentata lunedì all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La proposta americana arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "un dittatore".Trump ha anche detto che Zelensky "non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra".  
Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane.

Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo. Intanto Trump ha affermato che alcune indiscrezioni dei media secondo cui avrebbe intenzione di visitare la Russia il 9 maggio, Giorno della Vittoria, non sono vere. "No, non è vero", ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca quando gli è stato chiesto se ha in programma la visita. Ieri la stampa francese, citando fonti, aveva riferito che il presidente americano avrebbe intenzione di visitare la Russia il 9 maggio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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