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Adnkronos) – "Lo studio è fondamentale, perché ti dà un metodo e degli strumenti, che ti serviranno sempre nella vita, ma soprattutto nello sport". Lo dichiara la campionessa olimpica Caterina Banti, oro nella vela sia a Tokyo che a Parigi, che questa sera a Milano ha partecipato alla premiazione della settima edizione del concorso 'Donna Sport – L’atleta più brava a scuola', promosso dal Gruppo Bracco e patrocinato da Coni e Comitato Italiano Paralimpico. "Penso che il supporto delle aziende come il Gruppo Bracco sia importantissimo. Gli atleti hanno vita breve, saranno poi cittadini del mondo, cittadini dell'Italia e lavoratori. Quindi intraprendere entrambe le carriere, quella sportiva e quella di studio all'università, è fondamentale perché formerà persone, lavoratori e cittadini migliori", dice Banti, che oltre ai due ori olimpici ha in curriculum anche una laurea con lode. "Andare bene a scuola – aggiunge l'olimpionica – ti fa andare bene nello sport e andare bene nello sport ti farà andare bene a scuola. Io penso che sia fondamentale dalla giovane età ma anche più tardi all'università, spingere i ragazzi a intraprendere entrambe le carriere, anche perché lo sport ha vita breve, quindi post carriera sportiva una laurea è fondamentale". Per questo motivo, dopo il ritiro dallo sport agonistico, la campionessa ha deciso di rimettersi a studiare. "Ho 37 anni, quindi è giusto ora intraprendere nuovi percorsi e una carriera lavorativa. Ho studiato alla triennale e alla magistrale, mi sono laureata con 110 e lode in Lingue orientali e studi islamici. Ricomincerò a studiare l'anno prossimo con un master alla Luiss e un corso in management olimpico e spero di dare il mio contributo lavorativo al mondo della vela e al mondo dello sport in generale". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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