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Adnkronos) – "E' stato un Festival lineare, la più trasgressiva è stata Marcella Bella".Selvaggia Lucarelli, nel Dopofestival che chiude la prima serata di Sanremo 2025, archivia così l'esordio del Festival di Carlo Conti. "Gerry Scotti ha fatto Gerry Scotti, Antonella Clerici è stata un po' un passo indietro.
E' stato un Festival lineare, la più trasgressiva è stata Marcella Bella con una parolaccia nella canzone.Questo dà l'idea che è successo poco a livello di intrattenimento.
Ci aspettiamo qualcosa in più", dice la giornalista e blogger.Chi non ha lasciato il segno? "Ci aspettavamo una Elodie più scoppiettante, invece è modesta.
Tony Effe ce lo aspettavamo 'aggressive', invece…Alla fine, chi è stato di rottura?
Lucio Corsi?Capito…". "Abbiamo visto tornare sul palco i vecchi sovrani che si sono ripresi il loro posto, il loro potere ed hanno tolto il posto ai rivoluzionari: Amadeus-Napoleone e Fiorello-Robespierre", sottolinea ironica.
Ma prima non fa mancare anche un'annotazione autoironica sul suo ruolo e su quello di Alessandra Celentano: "Io sono offesa con te – dice rivolta al conduttore Alessandro Cattelan – pensavo che mi invitassi per fare la stronza in prima fila e poi mi hai invitato la Celentano che è la regina delle stronze". "Però tra stronze ci si intende", aggiunge la Celentano. "Ma come ti permetti!", reagisce ridendo la Lucarelli. Lucarelli non condivide i giudizi estremamente positivi sulla canzone di Simone Cristicchi, che racconta il rapporto con la mamma e con la malattia che l'ha colpita. "Ho vissuto l'esperienza" a cui fa riferimento Cristicchi. "Trovo che ci sia un eccesso di romanticizzazione della malattia che è molto feroce, abbrutisce e toglie dignità.Cristicchi ha fatto quello che nel giornalismo si chiama cherry picking, ha scelto di raccontare la parte più dolorosa e delicata", afferma. "C'è anche l'abbrutimento che viene dalla fatica nella gestione di quella malattia.
Non dico assolutamente che sia una canzone furba, ma racconta un pezzo di verità e ne tralascia un altro.Avrei voluto meno retorica e più verità.
Non voglio fare un processo, dico solo che la canzone è un po' ampollosa e barocca", dice. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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