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Adnkronos) – "Pressioni politiche?Non ho ricevuto nessun tipo di pressione, di indicazione, niente".
Così il direttore artistico del Festival Carlo Conti risponde a chi gli chiede se abbia subito qualche pressione o interferenza della politica nella preparazione di Sanremo 2025. "Ringrazio l'azienda che si è fidata, perché sa il mio modo di lavorare, sa che non cerco polemiche, anche se poi ovviamente al Festival ci sono, che ci sono state, ci saranno sempre, altrimenti non sarebbe il festival di Sanremo.Però non le cerco, cerco sempre di fare delle cose con grande rispetto nei confronti degli spettatori parlando a tutti", ha aggiunto Conti. "In una lunga carriera avere momenti alti e momenti bassi è normale" dice Antonella Clerici, che domani salirà sul palco dell'Ariston, ricordando il suo momento di pausa dalle scene". "L'importante è essere in pace con te stesso, pensare che questo è un bellissimo lavoro ma c'è tanto altro.
Acquistare questa serenità è fondamentale.Quei due anni in cui sono stata ferma mi sono serviti tantissimo, ad esempio per farmi venire nuove idee". "E' un modo per essere creativi – dice poi la conduttrice dando un consiglio ai giovani artisti che oggi soffrono per la pressione mediatica e scelgono di fermarsi -.
Trovare in se stessi nuove forze, nuove dinamiche.E' la vita, bisogna accettarla per ciò che è con una serenità che adesso quando salgo sul palco io sento di avere". "Io sono l’uomo che ha presentato meno Festival" apre con una battuta Gerry Scotti il suo discorso alla conferenza stampa di presentazione della prima serata di Sanremo 2025, che lo vedrà sul palco accanto a Carlo Conti e Antonella Clerici. "Con questa mia presenza, quindi, dovuta all'amicizia con Carlo, metto fine alla domanda che quasi tutti voi, o all'inizio o alla fine di un'intervista, mi avete fatto: 'ma quando farai il Sanremo?
Ecco, segnatevi la data, 11 febbraio 2025, così questa domanda va in archivio". Emozionato, Scotti ha commentato così questa nuova esperienza: "E' una bella emozione, un bel regalo che mi avete fatto, lo apprezzo tantissimo.Sono stato accolto dal gruppo di lavoro, ma anche dalle maestranze, dagli amici dell'Ariston, dalla dirigenza Rai con grande affetto". E la presenza del conduttore Mediaset sul palco dell'Ariston assume un significato particolare: "Questo dimostra che, al di là delle posizioni che diventano delle contrapposizioni perché siamo due grandi aziende contrapposte, quando uno lavora bene nella vita rispetto agli altri, poi c'è un momento in cui questa cosa gli torna e lo raccoglie.
Io vi ringrazio di cuore perché mi avete fatto sentire amato". Sanremo su Mediaset? "La mia presenza qui non sottende nulla di questo.Apprezzo la domanda molto futuristica, ma è più facile che io conduca il Festival qui in Rai e non che Mediaset si prenda tutto il baraccone di Sanremo.
Se posso, quindi, fare la spia anche qualificata, in azienda non ho mai sentito seriamente parlare di un'operazione del genere, quindi discuterne adesso come una possibilità sarebbe veramente pura fantasia". Infine, un ricordo per Silvio Berlusconi Alla domanda su cosa gli avrebbe detto il fondatore di Mediaset vedendolo sul palco dell'Ariston, Scotti ha risposto con un sorriso: "Probabilmente quello che mi diceva ogni volta che mi vedeva: 'Mettiti la cravatta'". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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