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Rilegno, riciclo imballaggi di legno sfiora il 65%

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Adnkronos) – Sono 1.641.938 le tonnellate di legno raccolte e avviate a riciclo nel 2023 dal sistema Rilegno, di cui il 46,10% è costituito da imballaggi.La percentuale di riciclo raggiunge il 64,92% rispetto all’immesso al consumo, che è stato di 3,3 milioni di tonnellate, e rimane sempre ben oltre l’obiettivo del 30% entro il 2030 ribadito anche dal nuovo Regolamento Europeo (Ppwr).

Cresce ancora il comparto del riutilizzo con 909.210 tonnellate di pallet rigenerati e reimmessi al consumo, praticamente oltre 70 milioni di pezzi.La rigenerazione e il riutilizzo degli imballaggi in legno è sempre stata considerata un’attività strategica da Rilegno ed è una pratica diffusa tra le imprese consorziate.

A livello territoriale, nel riutilizzo, è la Lombardia a primeggiare con 264.860 tonnellate (il 29% del totale), seguita dal Piemonte con 133.754, dal Veneto con 110.849, dall’Emilia Romagna con 108.883 e dalla Toscana con 101.364.Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal Rapporto sull’attività svolta da Rilegno nel 2023 approvato dall’Assemblea annuale tenutasi a Cesenatico, dove il Consorzio ha la sua sede operativa. Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.957 consorziati, 384 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo.

Una gestione efficiente del riciclo del legno che rappresenta non solo un impegno per un mondo sempre più sostenibile, ma anche una risorsa economica, dando vita a una vera economia circolare importante per il Paese.Infatti, il riciclo consente al legno di intraprendere un nuovo ciclo di vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti.

Il 95% del materiale legnoso riciclato viene utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, linfa vitale per l’industria del mobile, e altri prodotti come pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, biofiltri, pasta di legno destinata alle cartiere e compost. Un sistema che genera un impatto economico stimabile in circa 3,1 miliardi di Euro, oltre 10mila posti di lavoro e un “risparmio” nelle emissioni di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate. “Il Consorzio conferma ottimi risultati anche nel 2023”, commenta il presidente Nicola Semeraro, “il dato da sottolineare è quello del riutilizzo, su cui Rilegno ha sempre puntato, cresciuto fino a superare le 900mila tonnellate.Questo risultato così importante, raggiunto in un mercato grande come quello italiano che è secondo solo a quello tedesco, ha un impatto determinante in relazione all’immesso al consumo con conseguenze positive a livello ambientale ed economico”. “Il 2023 – commenta Semeraro – è stato l’anno della proposta del nuovo regolamento europeo sugli imballaggi, che pone obiettivi ambiziosi da raggiungere che necessitano di adeguati mezzi economici a sostegno.

Il percorso di sostenibilità dell’Ue introduce norme utili ma stringenti, tuttavia la sostenibilità ambientale è un bene che riguarda la collettività e per questo è nobile e va perseguito a qualunque costo”. “Un punto su cui credo valga la pena prestare attenzione è che il legno pur essendo un materiale che cresce in natura, non è considerato nella attuale normativa, ai fini della raccolta differenziata, un materiale compostabile.Sarebbe opportuno un intervento nella normativa europea EN di riferimento che definisca il legno come materiale compostabile, in quanto materiale bio per eccellenza”, conclude Semeraro. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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