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Adnkronos) – “Il patrimonio edilizio del Trentino è a circa il 45% di classe E-F-G quindi non molto performante.L’intenzione all’interno del piano energetico ambientale provinciale della provincia di Trento, ma anche della nuova Direttiva Epbd 4, è quella di portare questo patrimonio almeno in classe D.
Questa è una sfida particolarmente impegnativa perché bisogna arrivare al 2033 con un patrimonio di questo tipo”.Parole di Sara Verones, direttrice Ufficio Studi e Pianificazione delle Risorse Energetiche presso l’Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia (Aprie), Provincia Autonoma di Trento, intervenuta durante la seconda giornata di lavori di ReBuild – Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, giunta alla decima edizione e in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024. Verones ha partecipato al panel “L’ecosistema della transizione: industria, finanza e amministrazione pubblica” in cui si è discusso della necessità di un dialogo costante tra tutti i soggetti chiamati ad operare all’interno del suo ecosistema per rendere possibile la transizione nell’industria delle costruzioni: “In un momento di ristrettezza di risorse è ovvio che il ruolo del pubblico non può essere solo quello di erogare incentivi a fondo perduto, ci stiamo spingendo per cercare di creare una sinergia col mondo bancario e quindi con la finanza privata -analizza Verones – In questo contesto è ovvio che tutto il framework legislativo bancario, che si sta evolvendo particolarmente, deve essere allineato con quella che è la parte edilizia.
Lo sforzo da parte nostra è quello di avere un approccio più di governance”, ha concluso. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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