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Food, psicologa Spadaro: “Tradizione sa di buono, per questo tutti la vogliono”

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Adnkronos) – “Tutti vogliono la tradizione perché la tradizione sa di buono.Si potrebbero riassumere così i risultati della ricerca, ma i significati che quest’affermazione sottende sono profondi e molteplici, radicati nelle individualità dei ‘tutti’ che hanno partecipato alla ricerca e che scelgono la tradizione italiana a tavola (90%).

Ma come è possibile che un’umanità così varia, condivida con tanta convinzione una scelta così netta?Semplice, perché la tradizione a tavola – come in molti altri ambiti della cultura umana – non esiste.

Esistono molteplici tradizioni.Una moltitudine infinita di sapori, memorie e certezze, di ricette e di gesti, di momenti e di profumi che si combinano in modo diverso e unico.

Perché la tradizione è viva, si contagia, si arricchisce, si trasforma, rimanendo sempre e in ogni sua manifestazione, vera".Così Francesca Spadaro, psicologa e neuroscienziata, su Knorr BuonCibo.  "E ci sono piatti -continua- su cui si è pronti ad osare di più come il minestrone, le polpette, la pasta al forno e il risotto, probabilmente perché già ogni regione, ogni paese, ogni casa ha già la sua ricetta, diversa da tutte le altre.

O perché sono ricette di base che più facilmente di altre si aprono a contemporanee variazioni e contaminazioni: dalle polpette di legumi, al risotto vegano al minestrone dall’allure orientale". "Tutti vogliono la tradizione, come la ricerca commissionata da Knorr ha dimostrato perché la tradizione sa di buono ed è una certezza che mette d’accordo tutti. È il nostro cibo buono, attraverso cui ci raccontiamo, svelando noi stessi nel passato ed esprimendoci nel presente”, conclude.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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