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Adnkronos) – “La collaborazione tra pubblico e privato è importantissima per un’azienda privata come Syngenta.Abbiamo infatti numerose collaborazioni a livello globale con le università e ogni giorno abbiamo nuove opportunità.
Ad oggi abbiamo un portafoglio di circa 500 collaborazioni che continuano a aumentare”.Lo spiega Camilla Corsi, responsabile globale ricerca Crop protection Syngenta, a margine del panel ‘Ricerca pubblica e privata: un intreccio sempre più indissolubile?’, svoltosi nel corso dell’ottava edizione del Mantova Food&Science Festival (17-19 maggio), durante il quale è stata approfondita l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati in materia di ricerca, in particolare per lo sviluppo di nuove tecnologie da immettere sul mercato, nel campo dell’agricoltura. “La ricerca si sta muovendo verso tecnologie sempre più sostenibili – prosegue Corsi – è una ricerca che può avvantaggiarsi di nuove tecnologie di tipo digitale ed informatico, che garantiranno un’innovazione molto diversa rispetto a quella che abbiamo portato al mercato finora.
Cosa avrà di differente?Sarà una tecnologia che continuerà ad introdurre nuovi parametri di ricerca, importanti per un’innovazione più sostenibile.
Possiamo quindi garantire tecnologie che avranno un impatto minore sul suolo e sull’acqua, ad esempio”. “Grazie a queste tecnologie, poi, possiamo capire l’impatto dell’innovazione sulle emissioni di gas serra e possiamo capire come integrare la tecnologia chimica con la tecnologia biologica e quali sono gli strumenti che dobbiamo garantire all’agricoltore per essere sicuri che prenderà sempre la decisione migliore nel suo interesse – conclude – Un interesse che è legato a quella che è la realtà locale di una certa coltura, di una certa geografia e di un certo tipo di meccanizzazione che ogni agricoltore ha a sua disposizione”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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