Castellammare, rifiuti e degrado nei boschi di Quisisana, Scala: “L’Amministrazione dov’è?”

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Castellammare, rifiuti e degrado nei boschi di Quisisana, Tonino Scala (LeU): “L’Amministrazione comunale dov’è?”

La città di Castellammare di Stabia sta vivendo un periodo particolarmente dedicato per quanto concerne la raccolta rifiuti. In diversi punti della città, tra ritiri mancati e incivili, si sono formati cumuli di spazzatura. La situazione nelle periferie è ancor più grave. Il degrado non ha risparmiato neanche i boschi di Quisisana, il polmone verde più grande della città stabiese. Anche qui, come vi avevamo riferito in un precedente articolo, da diverse settimane si accumulano sacchetti di immondizia e rifiuti speciali.
A denunciare lo stato d’abbandono dei boschi di Quisisana è stato, nella giornata di oggi, il consigliere di Liberi e Uguali, Tonino Scala: “Mentre il salotto buono della città si riprende, a Quisisana sui boschi si rischia un‘epidemia. Da giorni residenti e frequentatori del parco chiedono attenzione. Un allarme rimasto inascoltato. Oggi mi è arrivata una nuova segnalazione. Da una visita sul posto è chiaro che quella raccontata è più di una lamentela. Vi sono rifiuti ammassati ovunque che invadano anche la carreggiata stradale. Segno che da più di una settimana non si raccolgono i rifiuti né giovedì giorno in cui si ritirava l’indifferenziato, nè venerdì gli addetti alla raccolta hanno imboccato la strada che porta ai Boschi di Quisisana.
“Sabato –
informa Scala – ci si è prodigati per tirare a lucido l’ingresso della reggia in occasione della manifestazione che premiava le eccellenze stabiesi, mentre a 100 metri da quel l’ingresso, a far bella mostra di sé, soltanto centinaia di sacchi dal cattivo odore.”
“Dov’è l’Amministrazione Comunale? Dov’è l’assessore all‘Ambiente e il Presidente del Parco? Può essere che nessuno si sia accorto della situazione. È possibile che il solo polmone verde della città debba essere in quelle condizioni da quarto mondo? Chiedo a chi di dovere un intervento urgente atto a ristabilire un ordinato vivere civile e a garantire ai fruitori dei boschi la dignità tolta da un servizio raccolta scadente.”
conclude il consigliere.

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