Le vacanze sono finite: la tradizionale, breve pausa estiva della F1 va in archivio con il GP Belgio. Ci siamo lasciati con il dominio totale della Mercedes e, a quanto pare, c’è solo da vedere se con il prossimo GP le Frecce d’Argento dilateranno il già consistente vantaggio su tutto il resto del plotone.
Inutile prendersi in giro, la Mercedes è ancora imbattibile sul giro secco, e non solo… Hamilton o Rosberg? Red Bull o Ferrari? Dovrebbero essere questi gli interrogativi più coerenti. Vale a dire, ampliando: continuerà il trend nettamente a favore del britannico (quattro vittorie consecutive, sei nelle ultime sette)? Riuscirà Rosberg a riprendersi nel breve periodo la leadership iridata? Chi si sarà, in questa lunghissima volata che porterà al tramonto del Campionato 2016, la seconda forza Mondiale tra la scuderia di Milton Keynes e il Cavallino?
Per provare a rispondere a tali quesiti capitali, non poteva esserci miglior palcoscenico di quello belga. Spa-Francorchamps è un circuito storico, tra i più affascinanti di tutti quelli in calendario: la sua inaugurazione risale al lontano 1924. È un tracciato su cui corrono tante categorie, incluse quelle di resistenza come la 6 Ore e il Blackpain con la 24 Ore. Questo significa che la pista è abbastanza pulita e le vetture potranno sfruttare al massimo l’aderenza fornita dal suo asfalto.
In origine, il tracciato era l’unione di tre strade statali ed era lungo ben 14.9 chilometri ma ha subìto modifiche importanti con il passare degli anni. Nel 1946, la lunghezza fu ridotta a 14.1 km e solo nel 1979 ha assunto l’attuale forma “a pistola”, misurando circa sette chilometri. Oltre alla lunghezza, le modifiche hanno riguardato anche varie curve, come ad esempio la Bus Stop, il tornante a La Source e la mitica Eau Rouge, con l’inserimento delle vie di fuga. Il record sul giro a Spa è di Sebastian Vettel, con il tempo di 1:47.263 fatto registrare nel 2009 al volante della Red Bull.
Sebastian Vettel e Red Bull: un binomio tornato d’attualità quest’anno. Da avversari per la piazza d’onore, però. Sarà la volta buona che il tedesco (la Ferrari) riuscirà a portare il musetto della Rossa davanti a tutti? Kimi Raikkonen, da par suo, è sembrato assolutamente in palla nelle ultime uscite, più brillante anche dello stesso compagno di squadra; ma è il Cavallino-squadra che dovrebbe ricominciare a mettere la sua Testa Nera davanti alle due Red Bull, innanzitutto. La classifica Costruttori parla ormai chiaro: Mercedes “non pervenuta”, Red Bull 256, Ferrari 242. Vietato rilassarsi, a Spa…
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