Jo Cox, 41 anni, colpita a coltellate e colpi d’arma da fuoco in strada a Leeds. L’assalitore 52enne ha urlato: “Britain first”. I partiti sospendono i comizi
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re colpi di pistola, l’ultimo alla testa, ma il suo aggressore non si è fermato infierendo anche con un coltello, gridando, assicurano alcuni testimoni, «Britain first, Britain first, Britain first», citando il partito di estrema destra britannico nato da una costola degli ultranazionalisti del Bnp. Jo è morta li, davanti alla biblioteca pubblica, a due passi dalla casa dove è cresciuta, cercando di difendersi da quella furia, poco prima delle 13, vittima dell’odio, quel sentimento contro cui lei lottava da sempre. Ed è il marito, Brendan a raccogliere la sua lezione e il coraggio scrivendo in una nota che «È tempo di lottare contro l’odio che l’ha uccisa. L’odio non ha credo, razza o religione. L’odio è velenoso».
Il mondo politico sotto choc e i leader dei due fronti del referendum, «Leave» e «Remain» che decidono di sospendere immediatamente la campagna. «Ora è assolutamente appropriato che tutte le campagne per il referendum siano state sospese» fa sapere con una nota il ministro dell’Interno di Sua Maestà, Theresa May.
Il fermo
La polizia ha arrestato un uomo del posto di 52 anni, Tommy Mair. I vicini hanno riferito che l’uomo vive li da oltre 30 anni, dei quali gli ultimi venti da solo, dopo la morte della madre e della nonna. Un solitario. Una mente instabile, come lo definisce il fratello minore Scott. Mai un lavoro stabile, abbonato a un magazine del Sud Africa pubblicato da un gruppo pro-apartheid, the White Rhino Club. Nel 2011 era stato coinvolto in un progetto di volontariato e aveva raccontato la sua esperienza in termini positivi ad un giornale locale, commentando come il lavoro e la socializzazione siano benefiche in persone con disturbi mentali.
Movente incerto
Ancora nessuna certezza sul movente, ma certamente la follia da sola, non potrà spiegare questa tragedia. Anche se questo non è il momento di cavalcare polemiche. «Il dolore è profondo», dicono tutti i leader politici britannici.
Alcuni testimoni hanno raccontato quegli attimi terribili e anche il tentativo di alcune persone di fermare l’aggressore che avrebbe usato una pistola che sembrava «fatta a mano», forse un’arma d’epoca. L’uomo avrebbe di proposito mirato alla donna e sparato tre colpi. Poi, di nuovo, si sarebbe avventato su di lei con un coltello mentre la deputata giaceva a terra sanguinante.
Le reazioni
«La morte di Jo Cox è una tragedia», ha commentato il premier David Cameron. «Era una parlamentare impegnata e premurosa, i miei pensieri vanno a suo marito Brendan e ai suoi due figli piccoli». Jeremy Corbyn «sotto choc» omaggia la Cox: «È morta svolgendo i suoi doveri pubblici che sono al cuore della nostra democrazia». Il numero due del partito, Tom Watson, ha detto che «tutto il Labour è devastato». Come lo è tutto il mondo democratico e civile.
vivicentro.it/cronaca – lastampa / Fa campagna contro la Brexit: uccisa deputata laburista. MARIA CORBI, INVIATA A LONDRA
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