Castellammare di Stabia – Giovedì 4 Maggio presso il BookStore Mondadori dello Stabia Hall alle ore 18:30 sarà presentata l’ultima opera editoriale del maestro Peppe Vessicchio. Moderatore e presentatore della serata sarà l’autore stabiese Pierluigi Fiorenza.
Un’icona del Festival di Sanremo, un coach della trasmissione “Amici”, un direttore da guinness dei primati dal momento che ha diretto l’orchestra più grande del mondo con 1800 elementi.
Potenza di una chitarra che gli ha cambiato, fin da ragazzino, la vita.
Il titolo dell’opera è “La musica fa crescere i pomodori, il suono, le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale” in cui racconta sia la sua biografia, da architetto mancato a Direttore d’orchestra, sia le sue sperimentazioni musicali, applicate nel campo della biodinamica.
Appesa (momentaneamente) la bacchetta al chiodo, Vessicchio ha scritto un’autobiografia con il giornalista Angelo Carotenuto: La musica fa crescere i pomodori è il titolo. L’artista come già dichiarato a soundsblog.it “Non è uno scherzo. Il titolo viene da un esperimento che sto facendo in collaborazione con degli istituti di ricerca scientifica. Dopo 2 anni di esperimenti quest’anno abbiamo 10 aziende agricole in Salento che ci seguono. Abbiamo colture di pomodori, fragole e zucchine che crescono con acqua, sole, musica e frequenze al suolo. Gli esperimenti che ho condotto a casa mia dimostrano che con Mozart la pianta mostra segnali. E, con mio massimo dispiacere visto che l’ho studiato a fondo, ho notato che Beethoven non funziona. La musica che ha un influsso sulla crescita delle piante è un tipo di polifonia non identificabile con un periodo storico, uno strumento o una corrente”.
I
l libro, 252 pagine edito da Rizzoli, è uscito il 2 febbraio 2017:
“In “La musica fa crescere i pomodori”, raccontando di sé e degli incontri di una vita (da Gino Paoli ad Andrea Bocelli a Elio e le Storie Tese, fino all’esperienza di insegnante ad “Amici”) il Maestro ci spiega i suoi studi sulla musica “green” e sul potere terapeutico che può avere sugli organismi viventi, dalle piante agli animali, fino agli esseri umani. E come, smontando il giocattolo per capirne il meccanismo, riesca puntualmente a restituircene uno ancora più bello”.
A cura di Andrea Alfano
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