Ancora una volta un partito che nemmeno tale si definisce preferendo etichettarsi come Movimento – M5S -, sente il bisogno irrefrenabile di mettere mettere becco in casa d’altri per stigmatizzare e pontificare su cose per le quali non è proprio che essi stessi brillano o possano essere di esempio puro e cristallino per altri.
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Infatti, anche ad una lettura sia pur rapida si evidenziano subito almeno due punti che, del resto, sono distintivi del M5S:
1) Tesseramento: l’M5S stigmatizza il “tesseramento” in toto (ovviamente quello degli altri e del PD in particolare) visto che, scrivono, l’M5S ”non ha bisogno del personaggio “portatore di voti e iscritti”
Ma veramente?: alla luce dello stato delle cose, di fatto, non è che possono stigmatizzare l’usanza visto che essi stessi sono ADDIRITTURA NATI da un ”personaggio portatore di voti e iscritti”: Beppe Grillo per cui: di cosa parlano?
Poi proseguono con un:
2) ”e soprattutto non ha bisogno di accordi e compromessi interni.”
Anche per questo punto non è che proprio loro siano i più adatti a dettare linea comportamentale visto che, in casa loro, TUTTO è dettato e gestito dal “portatore di voti e iscritti” di cui sopra: Beppe Grillo e che alla sia pur minima deviazione si scatenano battaglie virali con espulsioni ecc ecc
Sempre parafrasando: mi auspico che prima di razzolare in campo altrui, sia pur con sterpaglie, si provveda prima a ben seminare nel proprio. Se non altro per credibilità e licenza di parlare e giudicare (con decenza). Preciso inoltre che NON vuole essere un “attacco” al Movimento stesso in quanto tale, ma semplice esasperazione derivante da almeno 60 anni di ascolto di “Grilli” parlanti che, puntualmente, stigmatizzano gli altri pur se poi, alla fin fine, anch’essi non brillano e magari proprio nello stesso campo (o inciampo) di altri.
Questo è!
Stanislao Barretta
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