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Castellammare di Stabia

Chi era Vincenzo Ruggiero: selfie, risate e notti in discoteca

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Ha lo sguardo imbronciato e il sole dritto in faccia, nell’ultima foto postata su Facebook. Un selfie come tanti, che campeggia sulla sua bacheca, pronta a essere riempita all’occorrenza di foto, parole e stralci di canzoni. Pezzi di vita che scorre rapida, tra amicizie, serate in discoteca e risate. Tante, proprio come quelle di milioni di ragazzi. Così era la vita di Vincenzo Ruggiero, 25enne di Parete, fatto a pezzi dal compagno della sua coinquilina trans e il cui cadavere è stato trovato ieri sera mutilato dai carabinieri in un garage in via Scarpetta nel quartiere Ponticelli, zona orientale di Napoli. I militari stanno ancora procedendo all’identificazione del corpo, ma hanno pochi dubbi che si tratti di Vincenzo.

U

n raptus di gelosia avrebbe spinto Ciro Guarente, 35 anni, a uccidere Vincenzo, trucidato durante un litigio. L’uomo lo avrebbe assassinato perché convinto che la sua compagna trans Heven Grimaldi avesse una relazione con lui. Era stata la stessa Heven, consulente d’immagine polacca, a denunciare la scomparsa del suo amico, di cui si erano perse le tracce dal 7 luglio scorso. Prima la ragazza ne aveva segnalato l’allontanamento e poi aveva fatto appello a ‘Chi l’ha visto?’, ignorando che la vita di Vincenzo era stata spezzata per sempre dalla furia omicida del suo compagno. “Ho assolutamente bisogno di sapere che stai bene – diceva nel videomessaggio – ti prego io non posso obbligarti a tornare, ma mi auguro che tu stia bene. Sei importante per me“.

Scorrendo i profili social di Heven e Vincenzo, è facile intuire quanto i due fossero legati. Sembrano fratello e sorella mentre si abbracciano davanti alla telecamera prima di marciare insieme al gay pride, piuttosto che due amanti. O quando si mettono in posa con i loro “sorrisi vincenti e sguardi ammiccanti”. Due ragazzi come tanti altri, due anime che si erano trovate senza troppe pretese, pronte ad aiutarsi e condividere qualche spiraglio di felicità. Lavorava come commesso, Vincenzo, e nelle foto postate a centinaia sul proprio profilo, sorride sempre. Spesso è in compagnia di amici, li abbraccia, si diverte, mima lo sguardo da duro. Immagini che ora sembrano lontane, perse per sempre, inghiottite dalla rapidità di cui vivono e si nutrono i social.

Laura Pausini e Giorgia, ma anche le canzoni di Ariana Grande e George Michael facevano da colonna sonora al mondo a colori di Vincenzo. “Parlano di te che non hai regole – scriveva qualche mese fa, citando ‘Oronero’ di Giorgia – La gente parla quando non ascolta neanche se parlano di me che non mi amo davvero. Ma una carezza sul mio viso è il mio primo pensiero. Parlano di noi, che abbiamo tutti contro ma tu sei come me so che rimarrai al mio fianco”. Heven era una di quelle. Sempre lì, pronta ad aiutarlo, a tendergli la mano nei momenti di difficoltà. Si era presa cura di lui, lo aveva accolto in casa. Vincenzo era il suo migliore amico, tutta la sua vita. Non avevano legami di sangue ma erano fratelli nell’anima. E’ Heven, ora, ad affidare ai social tutto il suo dolore.

“E’ inutile esprimere il mio dolore qui sopra perché non ho più alcuna forza” scrive Heven nell’ultimo post, dove racconta di come Vincenzo fosse la sua vita, “vita che ora non ho più”. “Ho sempre aiutato Vincenzo in qualunque modo mi è stato possibile, soprattutto nell’ultimo periodo – scrive Heven – dove a seguito di un feroce litigio in famiglia ho prelevato Vincenzo portandolo in pronto soccorso per poi tenerlo a vivere con me. Ho provveduto a lui economicamente, gli ho lasciato la mia auto, mi sono curata di lui con tutti i mezzi a disposizione perché Vincenzo era la mia vita, vita che ora non ho più”.

Ho perso in una sola tragedia le due persone più importanti della mia vita – conclude – il mio migliore amico e fratello, il mio fidanzato con il quale ho trascorso 7 lunghi anni della mia esistenza, la mia casa, la mia vita. Se non capite il mio dolore almeno siate umani. Grazie”.

Cronaca

adnkronos/Federica Mochi/Selfie, risate e notti in discoteca: chi era Vincenzo

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