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Castellammare di Stabia

CASTELLAMMARE: stabiesi ancora mortificati dall’ineducazione a circolazione e parcheggio

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span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 16px;">Per anni gli stabiesi hanno atteso alcune riqualificazioni importanti che riportassero la loro Città ai suoi splendori “e na vota” (di una volta, per i non “italiani”) riconsegnandola al suo status di Perla del Golfo e Regina delle Acque e, finalmente, qualcosa si è fatto. Le acque, in casa della Regina, cominciano a muoversi, e in modo superbo ma….

Ma c’è una “manutenzione” che non si è ancora fatta, anzi, nel tempo, l’andazzo sembra di molto peggiorato: parliamo dell’educazione civica di alcuni cittadini che è andata decadendo in una fascia che si è allargata sempre più, troppo, e questo fa sì che il dolce ed il bello del quanto finalmente realizzato dai nostri amministratori a Palazzo Farnese, diventi nuovo e più amaro motivo di allarme sociale. Allarme che corrode la gioia del quanto ora si potrebbe tornare a godere per se stessi e per il bene e la rinascita della Città che sta tornando ad incastonarsi, come Perla nel suo guscio, nel Golfo di Napoli.

Vediamo quindi, in questo riepilogo, i progressi dei quali si potrebbe – si deve, si dovrà – gioire, ponendo rimedio serio, fermo e incisivo, alla “manutenzione civica” dei strafottenti italioti stabiesi che creano, appunto, gli “amari ma” che tanta rabbia fanno agli stabiesi onesti e corretti che, comunque, sono e restano la maggioranza epperò…..

Epperò, come si sa, basta una mela marcia in un cesto per squalificarlo nel suo complesso, e questo è il quanto sta ORA accadendo a Castellammare.

Vediamo!

LUNGOMARE: finalmente, dopo anni di sofferenze, blocchi, discussioni, rinvii e quant’altro poteva accadere, è stato ultimato (almeno per la parte alta) e restituito al godimento degli stabiesi, ma anche messo a disposizione dei visitatori che di sicuro attrarrà a se ammaliandoli con la sua bellezza e con l’impareggiabile panorama che offre.

Ebbene, grande gioia, enorme successo e soddisfazione per il quanto realizzato certificato dall’affluenza in massa degli stabiesi, e non solo, che subito si sono riappropriati di un loro antico luogo di passeggio, relax, ritrovo epperò ….. ecco che il tutto viene “rovinato” dagli “inscatolati”, esseri dotati di due gambe ma che non sanno fare a meno della loro auto nemmeno per andare a comprare le sigarette dal tabaccaio all’angolo e che in comune con il loro cervello hanno una sola cosa: l’inutilizzo!

A questi aggiungiamo anche i tanti motociclati ed il quadro del caos è servito: traffico impossibile, parcheggi selvaggi ovunque (e di fantasia nell’inciviltà ne hanno tanta).

Si dirà: ma i cittadini in villa possono godersela tranquillamente e che gli inscatolati si arrangino.

E nò!

Anzitutto, comunque e a prescindere, inquinano l’aria con i loro scarichi e suoni (il clacson c’è, è stato pagato con l’auto e quindi lo si usa, senza tirchieria) e poi, ….

Poi il cittadino (pedone) dovrà pur raggiungere la meta del lungomare per goderselo, e se per farlo deve avventurarsi nell’attraversamento di un fiume in piena di scatolette in moto (quando si muovono) – o comunque sempre li frementi per farlo – ed anche in metallico contatto tra di loro (una appiccicata all’altra ad annusarsi il didietro) tanto da rendere difficile anche il trovare un passaggio in cui infilarsi per l’ardito attraversamento, allora ecco che la situazione riguarda, e come se riguarda, i cittadini tutti perché di tutti loro pone a rischio polmoni, orecchie e anche il fisico se a qualche scatolato scattasse il pedale mentre si attraversa.

Conclusione, una situazione insostenibile ed intollerabile.

PARCHEGGI: questa è l’altra faccia della medaglia e ne è diretta discendente. Il territorio stabiese è quello che è. Piccolo e stretto tra mare e monti, e questa è proprio la sua caratteristica principale che la rende magnifica e degna di essere stata definita Perla del Golfo, per cui non ha proprio spazio fisico per contenere tante auto e comunque, quand’anche ci fosse, perché dovrebbe essere messo al servizio di fraccomodi * trasformando la città in parcheggificio?

Fatto sta che gli spazi, come scritto, mancano. Ma mancano proprio fisicamente, ed allora gli inscatolati fraccomodi ed italioti stabiesi che fanno? Si ingegnano in fantasiosi e strafottenti parcheggi lasciando la loro auto, ma anche moto e motorini vari, ovunque capita, senza tener conto di nulla e nulla rispettando: piazza appena rifatta e con divieto, strade strette ove la loro auto o moto o …. va a costituire un “tappo” per gli altri inscatolati ma anche per i mezzi pubblici, finanche ambulanze (leggi quanto successo al San Leonardo), vigili del fuoco, finanche forze dell’ordine.

Ed eccovi un esempio fresco fresco di parcheggio selvaggio (e quindi stupido, da cretino fraccomodo).

Ieri sera, in piazza Unità d’Italia, traffico in tilt per auto parcheggiate in quarta fila che hanno provocato il blocco di un pullman che si è dovuto fermare non avendo spazio di manovra per cui, di conseguenza, a catena si è avuto il blocco del traffico alle sue spalle da piazza Principe Umberto fino a piazza Municipio (ed è un bel prezzo di strada) offrendo così alla Città uno dei tanti spettacoli di ordinaria inciviltà acuita dalla follia notturna

Ma andiamo oltre.

Altra sistemazione a lungo attesa a Castellammare era quella del manto stradale del Corso Alcide De Gasperi tristemente noto agli stabiesi per i molteplici incidenti e danni causati dal suo stato pietoso dove nulla mancava in tema di buche e dissestamenti.

Ebbene, anche qui, finalmente, il lieto fine è ormai al nastro di inaugurazione attesa dal 2008, quando si diede via (alle discussioni) per la riqualificazione del cosiddetto waterfront. Ora ci siamo: manto stradale finalmente rifatto a regola d’arte (si spera) e tutto il corso completamente riqualificato per cui dovrebbe, e potrebbe, essere un bel biglietto da visita che la Città offre a coloro che si recheranno dal porto turistico fino alla villa comunale con anche una continuità nel tipo di illuminazione, eppure …..

Eppure anche qui i soliti italioti stabiesi, c’è da scommettere (il passato, nonostante lo stato pietoso vigente, insegna) ci metteranno mano, anzi ruote, e che ruote. Ruote sicuramente spinte a tutto gas approfittando proprio del manto perfetto e del lungo rettilineo, per altro anche bello largo (rarità a Castellammare).

Conseguenza: anche qui, un’eccellenza, una bellezza, sarà mortificata e resa pericolosa per gli stessi inscatolati ma ancor più per i pedoni e, in zona, è già allarme proprio fra gli stessi, soprattutto tra i residenti che lamentano il fatto che, a differenza di Marina di Stabia, dove la strada è già pronta da quasi due anni e dove è stato creato un piccolo dosso artificiale che obbliga gli automobilisti a rallentare, sul prolungamento naturale, costituito appunto dal Corso Alcide De Gasperi, non è stata fatta la stessa cosa rendendolo, di fatto, un perfetto autodromo per sprint veloci.

E la preoccupazione non è campata in aria ne dovuta a nevrastenia o timori di passate esperienze: già ieri sera, infatti, c’è stata la prima conferma (e non si è nemmeno partiti) con il primo incidente che ha visto coinvolto due auto. Questa volta è andata “bene”! Ma la prossima? Come andrà quando il corso sarà ufficialmente reso disponibile per la cittadinanza e riaperto al traffico per tutti?

C’è da annotare, sempre a margine del Corso Alcide De Gasperi, che sempre ieri, ci ha pensato (si fa per dire) mamma FFSS a rallentare un tantino le corse visto che la sbarra del passaggio a livello di via Alcide de Gasperi è caduta lasciando l’attraversamento sempre libero creando così una situazione di grande rischio per automobilisti, motociclisti ed anche pedoni. La sbarra in oggetto è quella all’altezza della Medi, punto molto trafficato essendo la via di accesso per raggiungere il casello autostradale e per le tante attività commerciali presenti in zona. La situazione di pericolo venutosi a creare ha imposto ai treni delle Ferrovie dello Stato la necessità/dovere di procedere a passo d’uomo per evitare di travolgere automobilisti e passanti che non hanno più alcuna segnalazione in mancanza dello stop.

E questo è.

Domanda: si può andare avanti così, a passo di gambero, uno avanti e tre indietro? Proprio no.

Soluzioni: quelle di sempre offerte da tecnologia, leggi e educazione civica e stradale:

  1. per quanto riguarda il traffico insopportabile in Città, con quanto ne consegue per la salute e l’incolumità dei cittadini TUTTI ed anche per combattere l’inciviltà del parcheggio selvaggio:  ZTL estesa a tutto il cuore della città, e pertanto, visto che essa è tutta un cuore, a tutto il suo territorio
  2. Parcheggi. In asservimento alla ZTL, e a liberazione della Città, si potrebbero (dovrebbero) creare parcheggi di interconnessione ai suoi confini, dove ci sarebbe anche (ancora) spazio per realizzarli, e dotarli di navette (magari anche gratuite per i possessori del biglietto di parcheggio) per arrivare – comodamente – al centro e al lungomare, per quanti avessero fretta e poca voglia di camminare perché, e anche questa è altra realta inconfutabile, proprio quanto rende problematica la circolazione in Città, rende la stessa ampiamente disponibile e godibile anche a piedi. Castellammare, ripetiamo, è una “conchiglia” incastonata nel Golfo di Napoli, un “fazzoletto di territorio benedetto dalla natura assolutamente percorribile a piedi in breve tempo da Nord a Sud da Est ad Ovest, e questo farebbe bene anche alla salute del singolo oltre che a consentirle di essere veramente e totalmente vivibile e godibile da tutti, cittadini e turisti, che in essa potrebbero passeggiare serenamente e tranquillamente respirando, finalmente, l’aria salubre del mare e non un cocktail di PM10, PM02 condite con polveri varie servite con i profumi di marmitte magari anche fuori norma.
  3. Ne consegue DIVIETO DI SOSTA, in assoluto, su tutto il territorio salvo soste (e transito/accesso) temporanee concesse a mezzi con permessi speciali per carico/scarico merci (con verifica che tale sia veramente)
  4. Restano i “locali” che certamente non possono essere ne sequestrati in casa ne impediti di accedervi. Per questi, Pass Zonali (cioè di libera circolazione per i percorsi propri necessari alla loro libera movimentazione per uscire (e ovviamente ritornare) da casa e dalla città con permesso di parcheggio SOLO nella propria zona. 
  5. Adozione di adeguati mezzi di dissuasione alla velocità sulle strade tipo Corso Alcide De Gasperi. Dossi artificiali? All’abilità dei tecnici la messa in opera, e magari l’invenzione, dei mezzi più idonei. Di sicuro non è che si può far conto sull’educazione civica e stradale degli automobilisti. Chissà, magari dopo qualche anno di disintossicazione e di costrizione alle buone maniere, il tutto entrerà anche nel loro DNA ed il tutto scorrerà via liscio e tranquillo (ma non velocemente) senza costrizione alcuna.

Questi, sommariamente, i mezzi tecnici che si potrebbero porre in campo.

Ovviamente, come tutte le cose preziose, non è che vanno poste in campo da sole e lasciate alla speranza di un’osservanza delle regole che non è ancora nelle corde di troppi cittadini per cui: andranno difese e dotato di opportune, reali ed efficaci armi di difesa/offesa.

Nel caso specifico due ma ben chiare, inderogabili e fermamente poste in essere:

a) MULTE salatissime e se fosse possibile in funzione del tipo di auto dal momento che, ad esempio, 100 euro di multa per un’auto tenuta insieme dalla vernice potrebbero essere una cifra enorme per il suo possessore, e quindi magari efficace deterrente ma….. Ma per il possessore di ben altri mezzi, sarebbe solo uno sbadiglio ed anzi si correrebbe il rischio di sentire un arrogante: e chi se ne frega, fatela pure tanto per me è una fumata di sigaretta (cose successe realmente, ad esempio, a Brescia nella campagna di lotta al Parcheggio Selvaggio portata avanti proprio da Vivicentro/Brescia)

b) RIMOZIONE, comunque ed immediata, del mezzo in sosta illegale (peggio se selvaggia) e questo per dare qualche punto di riflessione in più valido anche al qualcuno di cui sopra che potrebbe fregarsene della multa.

APPLICAZIONE-CONTROLLO?

AUSILIARI del traffico opportunamente e seriamente scelti e selezionati (per intenderci e per chiarezza estrema, fuori dai denti: persone serie e non inclini al maneggio) che potrebbero essere assunti e messi in campo. A conti fatti, costerebbero ben poco alla comunità in termini economici (su trasgressori, arroganti e menefreghisti si può sempre contare per cui …. paghe quasi auto-alimentate, magari anche con surplus) mentre, per contro, costituirebbero una sicurezza per i cittadini tutti, un punto di riferimento per i turisti in aggiunta ai vigili e, perché no, anche un arricchimento derivante dalla creazione di posti di lavoro

Questo è tutto (per cominciare).

Troppo? sogni? Può darsi. Altrove parte di questo è stato già fatto. In tanti altri posti ci si sta arrivando. Possiamo sperare di cominciare ad essere tra i primi e magari di traino e di (buon) esempio per gli altri? Castellammare lo meriterebbe e, alla luce dei fatti e della situazione, proprio non può più prescinderne.

La città ed il suo territorio lo consentirebbe: perché non farlo? Perché non realizzare quanto darebbe alla Città quanto ad essa manca per tornare ad essere la Perla del Golfo e poi, a traino, anche la Regina delle Acque (e qui altra piaga della quale vi facciamo grazie, almeno in questo articolo e per ora)

Che dire: stringiamo ed incrociamo le dita affinché accada ma, soprattutto, stringiamoci ed incrociamoci tra cittadini e con i NOSTRI dipendenti a Palazzo Farnese (Sindaco assessori, Polizia Urbana) nonché con le NOSTRE Forze d’ordine: Polizia, Carabinieri, Guardie di Finanza, Forestali, Polizia Portuale, ed allora quanto ora è solo speranza e magari sogno, di certo non potrà che divenire realtà, Una splendida realtà per tutti.

FRACCOMODO: (frac-co-mo-do; pron. frakkòmodo ) agg. : letteralmente : molto più che comodo; di persona che risparmia ogni gesto e ogni movimento inutile, però, a differenze di quelle persone che non vogliono fare un cazzo, il fraccomodo svolge diverse attività nella sua vita quotidiana ma con estrema calma e con una grande economia del movimento.

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