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Marine Le Pen promette l’addio all’Ue

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arine Le Pen apre la campagna elettorale per le presidenziali in Francia e sfodera subito gli assi: promette che con lei all’Eliseo, Parigi lascerà l’Unione europea, la moneta unica e il comando generale della Nato.

Marine Le Pen: con me Francia fuori da Ue e Nato

«Spero che il sistema europeo diventi per tutti solo un brutto ricordo»

LIONE – All’inizio del suo discorso a Lione, oggi, destinato a rappresentare una svolta nella campagna per le presidenziali, Marine Le Pen ha messo subito le cose in chiaro : «Io sono la candidata della Francia del popolo contro la destra dei quattrini e la sinistra dei quattrini». Ha anche annunciato che, se diventerà presidente, procederà a due referendum. Uno sull’Europa: dopo la sua elezione, negozierà l’uscita dall’euro e dall’Unione europea con Bruxelles, ma saranno i francesi a decidere se approvare oppure no quanto deciso con quella trattativa (e lei ha ribadito: «spero che il sistema europeo diventi per tutti solo un brutto ricordo»), aggiungendo di volere che Parigi lasci il comando integrato dell’Alleanza Atlantica per provvedere da sola alla sua difesa. Prevede anche un referendum istituzionale, che permetterà, fra le altre cose, «di introdurre la possibilità con un minimo di 500mila firme di andare alle urne per chiedere di fare una nuova legge o per bocciarne una già adottata dal Parlamento». Sì, la Le Pen e la Francia scoprono i referendum come strumenti di democrazia partecipativa.

Da quando sono venute fuori le rivelazioni sugli stipendi intascati dalla moglie di Fillon per un’attività di assistente parlamentare, che probabilmente non ha mai svolto, la leader dell’estrema destra è data sempre prima nei sondaggi relativi al primo turno delle presidenziali, che si terrà il 23 aprile. La sua battaglia, comunque, non è vinta, perché nelle stesse inchieste appare costantemente sconfitta al ballottaggio. Questo fine settimana ha riunito a Lione i suoi militanti per presentare le 144 misure che prenderà, se fosse eletta, e per pronunciare un discorso programmatico, altamente battagliero.

Ha ricordato che «dal dibattito innescato da queste elezioni dipende il futuro della Francia come nazione libera». «Non mi interesso solo al patrimonio materiale dei francesi – ha precisato – ma anche al loro capitale immateriale». Al di là della solita retorica «marinista», ha pure illustrato alcune misure che sono diventate parte integrante del suo programma, in particolare quello economico. Innanzitutto, vuole imporre una tassa del 3% su tutte le importazioni per finanziare l’aumento degli stipendi e delle pensioni più basse. E ha parlato di «protezionismo intelligente», un sistema che permetterà, ad esempio, di tassare le società francesi che hanno delocalizzato all’estero per fabbricare prodotti da vendere poi sul mercato nazionale.

vivicentro.it/politica
vivicentro/Marine Le Pen per l’addio all’Ue
lastampa/Marine Le Pen: con me Francia fuori da Ue e Nato LEONARDO MARTINELLI

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