A
quanto sembra, a seminare morte e terrore ieri sera a Monaco e a tenere sotto scacco un’intera città e la teutonica “polizei” nonché il famoso GSG 9 (abbreviazione dal tedesco Grenzschutzgruppe 9, un corpo d’élite anti-terrorismo e operazioni speciali della Repubblica Federale Tedesca, appartenente alla Bundespolizei, la polizia federale tedesca), sarebbe stato (e bastato) solo un 18enne iraniano-tedesco, Ali Sonboly, poi suicidatosi, che avrebbe agito rispondendo ad un suo disagio per angherie subite o terrorismo.
Solo un ragazzo quindi! Ma è bastato a tenere, per sette ore e mezzo, una intera città immersa nel terrore e a seminare – a quanto è dato sapere – 9 morti e 16 feriti prima di suicidarsi sparandosi alla testa.
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Sempre secondo le comunicazioni ufficiali, sarebbe stato accertato che non vi erano complici e che le due persone che erano state viste salire in auto e scappare a velocità molto elevata dal luogo della strage sono state rintracciate e sono risultate estranee all’attacco: erano fuggite per paura.
Tra i morti c’è una ragazza di 15 anni e tra i feriti, tre dei quali sono in pericolo di vita, ci sarebbero diversi bambini.
Ma vediamo ora come l’agenzia AGI riporta la news con il suo epilogo finale:
L’assassino, con doppia cittadinanza tedesca e iraniana e residente da diversi anni a Monaco, ha sparato con una pistola poco prima delle 18 davanti al fast food. Subito dopo si è spostato nel vicino centro commerciale Olympia, dove ha continuato a sparare ed è lì che avrebbe ucciso nove persone. Inseguito da agenti in borghese, si è suicidato a un chilometro dal centro commerciale e il corpo è stato rinvenuto due ore e mezza dopo la strage.
Il giovane, che i media britannici hanno identificato come Ali Sonboly, viveva da due anni con i genitori in una casa di periferia, a Maxvorstadt, dove andava a scuola. Non era noto alle forze dell’ordine. Un compagno di classe lo ha descritto come “un tipo tranquillo”. Il papà è stato interrogato dalla polizia e l’appartamento in cui vivevano è stato perquisito e sono stati portati via alcuni scatoloni di oggetti sequestrati.
L’Iran, di cui l’assassino aveva la cittadinanza, ha condannato “il vergognoso assasinio di cittadini inermi”, ha espresso “solidarietà al governo e al popolo tedesco” e ha auspicato “una lotta totale e senza eccezioni al terrorismo”.
Per ora non sono stati ravvisati punti in comune con il recente attacco a colpi di ascia e coltello sul treno a Wurzburg, sempre nel sud della Germania. Il capo della polizia cittadina, Hubertus Andrae, in una conferenza stampa nella notte ha precisato che non è “ancora chiarito a pieno” il movente del gesto. “La risposta alla domanda se questo sia stato terrorismo o una strage della follia è legata al movente e su questo non possiamo dire ancora niente”.
Contraddittorie le testimonianze sul comportamento dell’autore della strage: per alcuni avrebbe urlato di essere tedesco e insultato gli immigrati ma secondo una donna, prima di sparare su alcuni bambini seduti al tavolo, avrebbe gridato Allah Akbar. II documento più importante è un video diffuso dai media tedeschi girato da un uomo sul balcone che ha uno scambio a distanza con l’attentatore che si trova sul tetto del centro commerciale. L’autore del video insulta piu’ volte il 18enne chiamandolo “stronzo” e “coglione”. “Sono stato in cura” e “a causa tua sono stato vittima di bullismo per 7 anni” e “ora ho dovuto comprarmi una pistola per spararti”, dice l’autore della strage.
Il surreale dialogo dal balcone, l’assassino “Fottuti turchi”
Curiosamente, il giovane iraniano-tedesco insulta l’uomo sul balcone imprecando contro i “fottuti turchi” e questi gli replica definendolo “fottuto Kanacken”, offesa rivolta in Germania a persone straniere di origini arabe e turche. A quel punto Ali gli urla “Sono tedesco!”.
Quella del possibile bullismo subito negli anni precedenti è una delle piste possibili per l’attacco. Si sta indagando su un falso annuncio su Facebook che dava notizia che sarebbero stati offerti alcuni menu’ gratis nel Mc Donald’s all’ora dell’attacco. L’annuncio era stato postato dall’assassino con un falso profilo intestato a una ragazza, Selina Akim, ha riferito il Daily Mail, spiegando che sarebbe stato un modo per attirare più gente nel locale. La zona era peraltro già affollatisima, in un venerdì pomerigio con gli uffici appena chiusi, vacanze scolastiche appena iniziate e la stagione dei saldi al culmine.
La Baviera ha proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime e in tutti gli edifici pubblici vengano esposte bandiere a mezz’asta.
vivicentro.it/cronaca Monaco: è stato un atto di bullismo, dicono ora!
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