Femminicidio: Da Sara a Debora, bollettino di guerra.Telefono Rosa, quante ancora?
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emminicidio E’ un vero ‘bollettino di guerra’: dall’inizio dell’anno, oltre 50 donne sono state uccise in Italia dal partner o, più spesso, da un ex. Oltre 155 da gennaio 2015. Due solo nell’ultima settimana: una ragazza a Pordenone, ammazzata con quattro colpi di pistola dal suo ex fidanzato che poi si è tolto la vita con la stessa arma, e oggi la maestra di 46 anni uccisa anch’essa dal suo ex convivente.
In entrambi i casi, a scatenare la furia omicida è la fine del rapporto, l’incapacità dell’uomo di accettare che la donna lo lasci e che l’amore finisca. Ma il caso che ha suscitato sicuramente più clamore è quello di Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria romana di 22 anni strangolata e poi bruciata dal suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano, che non accettava che la ragazza si fosse rifatta una vita con un altro e che per settimane, prima dell’incontro fatale per il destino di Sara, l’aveva minacciata e perseguitata.
Un altro caso emblematico è quello di Debora Fuso, venticinquenne uccisa a coltellate nel milanese da Arturo Saraceno. “Mi è partito un embolo” ha confessato l’uomo. Ancora una volta, a muovere la mano dell’assassino è stata l’incapacità di accettare la fine della relazione. E come Sara, anche Debora aveva accolto la richiesta del suo ex di vedersi e di parlare. Ma non c’è solo il femminicidio.
Da gennaio 2015, dati di Telefono Rosa, almeno 8.856 donne sono state vittime di violenza e 1.261 di stalking. Ed è solo la punta dell’iceberg, visto che il 90% delle donne non denuncia. La storica associazione chiede al Governo risposte: “Quante ancora ne devono morire perché il Governo si renda conto che le risorse economiche, i mezzi e le attività di contrasto alla violenza di genere sono del tutto insufficienti? Quante donne, ragazze, madri, figlie, sorelle, amiche dobbiamo vedere massacrate da ex, diventati mostri e assassini, prima che vengano prese decisioni e attuate politiche ‘attive’ idonee ad un problema sociale enorme come quello della violenza sulle donne?” denuncia Gabriella Moscatelli, presidente di Telefono Rosa, che lancia l’hashtag #quanteancora.
Nella foto le vittime di femminicidio dall’inizio del 2016 in base al conteggio, ancora provvisorio, effettuato da Telefono Rosa. Da sinistra in alto, Gloria, 49 anni, Kamajit, 63 anni Nelly, 77 anni, Valentina, 29 anni, Loredana, 41 anni, Slavica, 37 anni, anonima turista coreana gettata dal balcone di un hotel dal marito a Cardano al Campo, Mariana, 20 anni, Samantha, 3 anni, Giuseppina, 41 anni, Ashley, 35 anni, Annamaria, 55 anni, Annalisa, 67 anni, Emilia, 66 anni, Larisa Elena, 12 anni, Fiorella, 66 anni, Elena 72 anni, Alessandra, 46 anni, Federica, 30 anni, Michela, 29 anni, Maria Teresa, 40 anni, Sara, 22 anni, Anna, 69 anni, Deborah, 25 anni, Natalia, 38 anni, Michela, 31 anni, Assunta, 50 anni, Liliana, 51 anni, Moira, 43 anni, Franca, 81 anni, Monica, 47 anni, Sabina Iuliana, 29 anni, Rosa, 59 anni, Laura, 67 anni, Mirella, 64 anni, Mariana, 24 anni, Gisella, 58 anni, Maria, 51 anni, Rodica, 31 anni, Anna Maria, 55 anni, Mirela, 41 anni, Esterina, 73 anni, Marinella, 55 anni, Luana, 41 anni, Anna, 53 anni, Patrizia, 54 anni, Isabella, 55 anni, Nadia, 45 anni, Bonaria, 80 anni, Katia, 4 anni, Marina, 30 anni, Genna, 68 anni.
vivicentro.it/cronaca – (ansa)/Femminicidio: la strage delle donne
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