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Anche il Papa ne ha preso atto e lancia l’allarme: ”Il mondo è in guerra”

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Il mondo è in guerra”, questa l’accorata denuncia che il Papa fa sull’aereo che lo portava in Polonia per la Giornata mondiale della gioventù. Papa Francesco parla dell’uccisione del prete in Francia da parte di due jihadisti del Califfo e dice: “Quella che stiamo vivendo non è una guerra di religione” e “Quando parlo di guerra intendo guerra sul serio, non di guerra di religione. Parlo di guerre di interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli”. Poi rimarca ancora: “È una guerra a pezzi. C’è stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e adesso questa”.

Le parole del Papa sono oggetto dell’articolo odierno dell’inviato della Stampa, Andrea Tornielli, nel quale mette in evidenza dei punti importanti e salienti

Francesco: “Il mondo è in guerra, ma non di religione”

Il Papa sul volo parla dell’omicidio del sacerdote francese: conflitto per interessi e per soldi

«Il mondo è in guerra» ma quella che stiamo vivendo «non è una guerra di religione». Lo ha detto Papa Francesco incontrando i giornalisti che viaggiano con lui verso Cracovia. Padre Federico Lombardi ha chiesto al Pontefice un commento sul terribile omicidio del sacerdote francese.

«La parola che si ripete tanto è “sicurezza” – ha detto Bergoglio – ma la vera parola è “guerra”. Il mondo è in guerra, guerra a pezzi. C’è stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e adesso questa».

«Non è tanto organica – ha continuato Francesco – ma organizzata sì. Ma è guerra. Questo santo sacerdote, morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per la pace. Lui è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini… Pensiamo alla Nigeria, per esempio. Diciamo: ma quella è l’Africa! È guerra. Noi – ha continuato il Papa – non abbiamo paura di dire questa verità, il mondo è in guerra perché ha perso la pace».

Francesco ha rivolto un pensiero ai giovani della Gmg: «La gioventù sempre ci dice speranza. Speriamo che i giovani ci dicano qualcosa che sia un po’ più di speranza in questo momento». Il Papa ha anche ringraziato per le condoglianze ricevute, «in modo speciale per quelle del presidente della Francia», Hollande, «come un fratello».

Dopo aver salutato uno a uno i giornalisti, Francesco ha ripreso il microfono, per non lasciare fraintendimenti: «una sola parola vorrei dire per chiarire: quando parlo di guerra intendo guerra sul serio, non di guerra di religione. Parlo di guerre di interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli».

«Non parlo di guerra di religione. Le religioni – ha concluso – tutte le religioni, vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri. Capito!».


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