<em>Note Meteo Nazionale 1-3 Febbraio 2023: cambia tutto! Arriva il Burian con il nocciolo gelido di NìKola dalla Russia Siberiana #Note #meteonazionale #meteo #previsionimeteo #Febbraio
Leggi anche:
Punti Chiave Articolo
Note Meteo Nazionale 1-3 Febbraio 2023: Arriva il Burian con il nocciolo gelido di NìKola
WEEKEND 4-5 Febbraio: ancora dominio dell’anticiclone, Sabato e Domenica con bel tempo prevalente.
PROSSIMA SETTIMANA: cambia tutto! Arriva il Burian con il nocciolo gelido di NìKola dalla Russia Siberiana, rischio bufere di NEVE fin sulle coste del Centro-Sud.
Più in dettaglio
Tra poco vi sveleremo se e quando sarà possibile un ritorno del Burian o Buran che dir si voglia, sebbene, come spiegato da noi in più occasioni, poiché la nostra lingua deriva dal greco e poi dal latino (e non dal russo), e poiché in greco antico troviamo la parola Boreas da cui per trasformazione della o in u e della e in i, il passaggio in Buria(n) o Buriana è immediato, tant’è che in molti dialetti italiani persiste la parola Buriana per indicare appunto il Burian.
Altri etimi ricollegabili direttamente pertanto al russo sono da rigettare, semmai il contrario, la parola russa Buran deriverà ovviamente dalla stessa radice greca e indoeuropea comune, ma con modifiche derivanti dall’uso della lingua diversa dall’italiano.
Sul fronte meteo invece il “grande incubo” Burian potrebbe tornare molto presto e assomigliare veramente alle ondate gelide del 1996, 2006, 2012 e 2018 che congelarono addirittura anche Roma (e come non ricordare anche il gelo e le grandi nevicate di gennaio 1985?):
Ebbene secondo gli ultimi aggiornamenti e le statistiche collegate il “vento siberiano” potrebbe tornare con l’inizio di Febbraio, probabilmente nel finale di stagione non mancheranno le sorprese, tutto dipenderà dal comportamento del Vortice Polare.
Nel dettaglio il Burian è un gelido vento che durante la stagione invernale soffia sulle sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali o le pianure sarmatiche della Russia europea.
Talvolta le raffiche di vento possono raggiungere i 100 km/h ed è accompagnato da tormente di neve che portano drastiche riduzioni di visibilità, aumentando di molto la sensibilità al freddo. La caratteristica principale è quella di essere una corrente d’aria gelida in quanto proviene da una zona ove è presente del “freddo pellicolare” ossia, uno strato d’aria freddissimo e pesante vicino al suolo e non più alto di 1000/2000 metri.
Questo particolare evento rimane generalmente confinato alla Russia o al più all’Europa Orientale ma, in alcuni casi può far la sua comparsa anche in Italia.
Ma cosa scatena queste ondate di gelo?
La causa va ricercata sopra al Polo Nord dove tra gennaio e febbraio, ogni 5/6 anni si verifica un improvviso stratwarming. Con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, sopra la regione artica, nell’ordine anche di 30°/40°C nel giro di pochissimi giorni.
Questo riscaldamento, una volta attivo, tende gradualmente ad espandersi verso l’alta troposfera, dividendo letteralmente in più parti il Vortice Polare.
Ed è proprio quello che potrebbe succedere con l’inizio a Febbraio, quando le elaborazioni fiutano un episodio di stratwarming sopra la Siberia che potrebbe di fatto portare alla frantumazione del Vortice Polare.
E’ già accaduto in passato e per questo motivo sappiamo bene che lembi del vortice stesso possono scendere di latitudine innescando poderose ondate di gelo fin sul bacino del Mediterraneo.
Nonostante la statistica che non vedrebbe tale fenomeno ripetersi per quest’anno, secondo gli ultimi aggiornamenti è previsto un forte riscaldamento in alta stratosfera già in atto sopra la Siberia.
Per questo motivo non è da escludere una fase movimentata a livello emisferico nella proprio dalla prima decade di Febbraio, intorno al 6/7, con il rischio di ondate di freddo dalla Russia fin verso il bacino del Mediterraneo.
* Stratwarming: riscaldamento anomalo e improvviso della stratosfera sopra il Polo Nord
Lascia un commento