Marra: “Tra Messina e Juve Stabia sarà una bella gara aperta”

Salvatore Marra, doppio ex di Juve Stabia e Messina, è intervenuto nel corso della trasmissione "Il Pungiglione Stabiese"

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Salvatore Marra, ex centrocampista della Juve Stabia e del Messina di cui è stato anche allenatore, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Salvatore Marra sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Penso che giocare contro l’ultima in classifica non è mai facile. C’è un obiettivo importante a pochi punti e il rammarico di Novellino è proprio questo. Nelle ultime partite anche per i giocatori potrebbe essere un’ambizione importante quella di fare i playoff.

Nelle ultime gare ognuno di loro credo voglia mettersi in mostra al di là dell’obiettivo playoff da poter raggiungere. Ora si affronterà il Messina e poi col Cerignola potrebbe essere importante agganciare il treno dei playoff in volata.

Nelle squadre in cui ci sono fondi la squadra può permettersi di avere giocatori leader. Per la crisi che ha colpito il mondo del calcio le società puntano molto sui giovani. Ma nelle squadre ci sono al massimo 1-2 giovani che possono ambire al salto di categoria. Questo a lungo andare abbassa il livello dello spettacolo.

Penso che ogni campionato ha i suoi giocatori e ogni giocatore ha il suo campionato. I giocatori si devono adeguare alla categoria o si rischia di fare brutte figure. Tanti calciatori fanno fatica proprio per questo oppure snobbano la categoria. A volte è più semplice salire di categoria perché ti adegui meglio mentalmente.

Con Castaldo nel 2005-2006 è capitato tante volte di poter fornire l’assist. Ci sono dei giocatori come lui che capiscono meglio dove è lo spazio. Un gol così è stato fatto contro il Napoli quell’anno. Noi eravamo brutti, pochi e cattivi. Quella era una società in difficoltà ma nonostante ciò portammo a compimento una salvezza importante.

La cosa che più mi dispiace del calcio moderno sono gli stadi vuoti. Ho avuto la fortuna di giocare in piazze importanti come Castellammare, Avellino e Messina. Anche al Menti lo stadio era sempre pieno. Ai calciatori di oggi viene a mancare proprio la responsabilità.

Mi ricordo anche una serie di passaggi nostri con il palo che fu colpito poi da Brutto contro il Napoli. Avevamo tanti leader e giocatori importanti. Arrivai a gennaio con una squadra che era cambiata molto. Ricordo molto bene quell’annata perché sono piazze che ti restano dentro.

Nella trasferta di Acireale stetti malissimo una settimana. All’andata con l’Acireale sbagliai un gol davanti alla porta e poi subito dopo loro fecero il 2-1. Mi sono sentito in colpa per tutta la settimana e sono stato male. Poi per fortuna negli ultimi minuti Agnelli fece quel gol ad Acireale e fu l’apoteosi per noi con circa 800 tifosi stabiesi presenti.

Ogni società dovrebbe investire nei settori giovanili. Però purtroppo molte piazze sono vittime del risultato e non si da il tempo giusto ai calciatori. Nei settori giovanili ci dovrebbe essere gente competente. Anche l’arrivo di tanti stranieri nei settori giovanili è una mazzata che stiamo pagando.

Per me il campionato di Serie B è quello più affascinante perché non ci sono regole di minutaggio, non ci sono molti stranieri e li ci sono molti giocatori che andrebbero pescati e provati in Serie A. Pandolfi è un giocatore che potrebbe stare in Serie B se solo credesse alle sue qualità.

L’Avellino è la squadra che ha deluso di più, doveva lottare per vincere il campionato. Non sappiamo cosa sia accaduto all’interno. Per le rivelazioni sicuramente il Cerignola la migliore, ha fatto davvero un grande campionato.

Dal mercato di gennaio il Messina ha avuto un buon andamento. Con l’arrivo di Raciti, Kragl e Ragusa ha fatto buoni risultati. Non è da tutti giocare in piazze importanti. Penso che il Messina si giochi tutto domenica contro la Juve Stabia. Contro le Vespe cercheranno di fare un grande risultato e sarà una bella partita aperta.

Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi. Ho rubato un po’ da tutti nel forgiarmi come allenatore. Da Stefano Cuoghi ho imparato molto ma anche da Simonelli che ho avuto a Nocera come anche Arrigoni è un altro punto di riferimento importante per me. Il mio modulo preferito è il 4-3-1-2.

Penso che la Juve Stabia possa vincere anche entrambe le partire per andare ai playoff ma se non riuscisse ad andare ai playoff facciamo salvare il Messina domenica prossima”.

Juve Stabia TV


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