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Blitz antidroga nei locali notturni di Taormina e Giardini Naxos, 26 arresti

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, con l’operazione Alcantara, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. di Messina, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, nei confronti di 26 persone accusate a vario titolo dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.

L’INDAGINE

L’indagine ha interessato una rete di distribuzione della droga che operava nelle località turistiche messinesi di Taormina e Giardini Naxos e in vari centri urbani della valle dell’Alcantara. Complessivamente sono stati sequestrati circa 2,5 kg di marijuana, 40 gr di cocaina e 20 gr di hashish.

Le investigazioni furono avviate nel settembre 2018, a seguito dell’arresto in flagranza di reato di un 17enne di Gaggi (non coinvolto in questa operazione). I Carabinieri della Stazione di Graniti, nel corso di un servizio d’istituto finalizzato alla prevenzione e contrasto del consumo di sostanze stupefacenti, avevano tratto in arresto di flagranza di reato un diciassettenne resosi responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il minore, fermato dai Carabinieri e sottoposto a perquisizione personale, estesa successivamente anche all’abitazione, era stato trovato in possesso complessivamente di circa 1 Kg di marijuana, 15 grammi di cocaina, 11 di hashish e 3 bilancini di precisione oltre che materiale utile per il confezionamento in dosi delle suddette sostanze stupefacenti. Espletate le formalità di rito, il ragazzo venne accompagnato presso il centro di prima accoglienza minorenni di Messina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile.

Le successive verifiche sviluppate dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taormina hanno consentito di individuare la struttura di due organizzazioni criminali dedite alla distribuzione sul territorio di sostanze stupefacenti, la prima operante nel territorio di Gaggi e nella valle dell’Alcantara, la seconda a Giardini Naxos e Taormina.

Fino al lockdown, lo spaccio del narcotico è stato attuato in alcune note discoteche e locali della movida notturna taorminese, sulla base dei consolidati accordi di spartizione delle piazze di spaccio tra i clan mafiosi BRUNETTO e CINTORRINO operanti nell’area limitrofa di Giarre, Fiumefreddo e Calatabiano, in provincia di Catania, i quali alimentano e controllano anche il fiorente mercato della droga nelle località turistiche della riviera ionica messinese.

La congrega criminale  reperiva stabilmente la droga sul mercato catanese grazie ai contatti del capo dell’organizzazione, Giovanni Marco Condorelli di Giardini Naxos, arrestato nel maggio 2020 dai Carabinieri di Giarre (26 Maggio 2020 I Carabinieri hanno eseguito 46 misure cautelari per mafia nel catanese) in quanto ritenuto organico al clan mafioso Brunetto, articolazione del clan Santapaola-Ercolano egemone a Giarre, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia e Castiglione di Sicilia.

Il sodalizio delinquenziale ha continuato comunque ad operare nel traffico di sostanze stupefacenti, sotto la direzione del suo braccio destro, Carmelo Coco di Fiumefreddo. I legami con la criminalità organizzata catanese consentivano al sodalizio criminale di acquistare quantità significative di stupefacente in conto vendita per poi immetterle sul mercato nei pressi di noti e frequentati locali della movida di Taormina e Giardini Naxos, oppure mediante consegne in favore di acquirenti abituali; i proventi dell’attività di spaccio venivano consegnati al capo dell’organizzazione che provvedeva a dividere gli utili tra gli associati, reinvestendo parte dei profitti nell’acquisto di nuovi carichi di sostanza stupefacente.

Nel corso delle indagini sono stati eseguiti numerosi arresti in flagranza e sequestri di narcotico che hanno documentato il florido mercato riconducibile alle due organizzazioni criminali indagate che si avvalevano di numerosi giovani, tra cui anche minorenni, per lo spaccio e ricorrevano all’intimidazione e alla violenza per il recupero dei crediti maturati a seguito della vendita della droga.

Dei 26 arrestati 16 sono ragazzi tra i 18 e i 24 anni.

In un’occasione uno dei componenti dell’organizzazione è stato pestato da alcuni giovani perché voleva dissociarsi e non fare parte più della banda. Il giovane è stato colpito, come si vede nelle immagini, anche con un bastone. Era ritenuto un confidente della polizia. Il pestaggio, avvenuto all’esterno di un noto locale della movida di Giardini Naxos, fu ritratto dalle telecamere di videosorveglianza del bar che hanno consentito di documentare la violenta aggressione in danno del giovane che veniva colpito con un blocca sterzo e indotto a darsi alla fuga dopo aver riportato lesioni, poi refertate con 10 giorni di prognosi.

I PROVVEDIMENTI

Per tredici degli arrestati è stato disposto il carcere, per gli altri tredici, i domiciliari.

GLI ARRESTATI

In carcere sono finiti Maurizio Carmelo Chisari, 52 anni; Giovanni Mario Chisari, 21; Alfio Cicala, 35; Vincenzo Curia, 53; Vincenzo Verga, 46; Alfredo Mancuso, 19; Andrea Pio Chisari, 18; Alessandro Mario Cutrufello, 25; Giuseppe Raneri, 49; Giovanni Marco Condorelli, 29; Carmelo Coco, 36; Antonio Cacciola, 21; Joao Victor Gualberto Amorelli detto Vittorio, 22 anni. Agli arresti domiciliari Tiziano Trimarchi, 38 anni; Simone Raiti, 25; Leonardo Patanè, 25; Sergio Salvatore Corica, 21; Nicolò Scarinci, 21; Gianluca Russo, 23; Emanuele Grasso, 25; Paolo Monforte, 28; Emanuele Giordano, 22; Soufiane Ougas, 23; Carlo Di Pasquale, 20; Francesco Lo Presti, 23; Antonino Nucifora, 26 anni.

Adduso Sebastiano

 

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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