L’improbabile teoria che fa felice qualche genio…

Sarà contento qualche genio che auspicava l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia. Un’improbabile teoria vede...

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Sarà contento qualche genio che auspicava l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia. Un’improbabile teoria vede gli azzurri favoriti dal dover fare una competizione in meno, e nel mandare avanti l’Inter si “distrae” la squadra di Mancini, che ha un altro torneo a cui dedicarsi. La verità è che è semplicemente sbagliato pensare che il Napoli è sceso in campo contro l’Inter predisponendosi ad essere eliminato. Una partita amara, con la prima sconfitta interna macchiata dalla furiosa polemica tra Sarri e Mancini, forse enfatizzata dai media e dallo stesso allenatore dell’Inter, che non ha accettato le scuse del tecnico azzurro che lo ha offeso. Una situazione che ha acceso la morbosità di alcuni media. Insomma, al di là del pepato post-partita, pensare che il Napoli voleva farsi mettere fuori, o che l’uscita dai quarti possa “fare comodo” è davvero assurdo.

Di certo Sarri ha visto questo impegno di Coppa Italia con un’ottica di turn over. Domenica c’è la Sampdoria e l’allenatore azzurro decide di cambiare. Si vociferava di sei cambi, e in effetti Sarri non ha smentito le aspettative. Niente da fare per Gabriel, visto che in porta c’è Reina. La difesa parte da Hysaj a destra, coppia di centrali formata da Chiriches e Koulibaly, mentre a sinistra c’è Strinic al posto di Ghoulam. Cambia anche il centrocampo: dei titolari c’è solo Allan, poi Valdifiori in cabina di regia e David Lopez a sinistra al posto di Hamsik. In avanti fa notizia l’esclusione di Higuaìn, che lascia il posto a Gabbiadini al centro dell’attacco. Callejon e Mertens sono i suoi due partner d’attacco. L’Inter pure cambia qualcosa: Mancini lascia in panchina Icardi, Murillo e Brozovic. Non c’è Guarin, ormai a un passo dal trasferimento in Cina. Meno cambi rispetto al Napoli, a dimostrazione di come l’Inter ci tiene a giocare la sola coppa alla quale è iscritto. La partita nel primo tempo non è bella: gioca bene il Napoli, mentre l’Inter si preoccupa più di rompere le trame azzurre che pensare a costruire. Al 14’ Destro a giro di Mertens, Handanovic in tuffo respinge lateralmente. Al 26’ Cross basso di Strinic, deviazione di piatto di Callejon: Handanovic c’è. Tre minuti dopo sinistro dalla distanza di Kondogbia murato, azione avviata da un numero di Jovetic (tunnel a Koulibaly). Succede poco altro nel primo tempo. Nella ripresa le cose cambiano: al 55’ conclusione da fuori area di Mertens, tiro centrale contenuto agevolmente da Handanovic. Ci prova anche Callejon, deviato. Al 74’ Jovetic in gol con un pregevole destro a giro da fuori area. Nulla da fare per Reina che resta immobile. All’83 Colpo di testa di Higuain su cross di Mertens, pallone non lontano dal bersaglio. A due minuti dalla fine Mertens chiede un rigore per un lieve contatto in area con Miranda, l’arbitro opta per la simulazione ed espelle il belga per seconda ammonizione. Il Napoli spinge e l’Inter firma il raddoppio: lancio di Jovetic, Ljajic si invola verso la porta, entra in area e batte Reina con freddezza. AL 93’ il litigio Mancini-Sarri che farà tanto discutere, ma c’è un’altra occasione nell’ultimo minuto di recupero: tiro da fuori area che impegna ancora un incredibile Handanovic. Ma il post partita è tutto sulla polemica tra i due allenatori. Mancini denuncia pubblicamente le offese ricevute (“Razzista, mi ha chiamato frocio e finocchio. Si vergogni, non può stare nel calcio”), e Sarri che sostanzialmente ammette l’episodio, facendo però le sue scuse a Mancini (rifiutate) e chiedendo perché un litigio in campo non sia rimasto in campo.

Il Roma

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