Turnorver da bestia nera ad arma vincente

L’arma segreta di Ancelotti che tanto piace alla squadra ed Aurelio De Laurentiis Carlo Ancelotti...

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L’arma segreta di Ancelotti che tanto piace alla squadra ed Aurelio De Laurentiis

Carlo Ancelotti continua a sorprendere con le sue scelte che spesso lasciano interdetti tifosi ed addetti ai lavori. Scelte che però ottengono importanti risultati, l’ultimo in ordine cronologico è il successo contro il Sassuolo. Una vittoria figlia di un ampio turnover che ha lasciato in panchina Hamsik, Callejon, Allan ed Insigne.

Proprio la parola turnover dimenticata dai tifosi azzurri durante l’era Sarri, perché il tecnico si affidava ai soliti titolarissimi e le rotazioni coinvolgevano solo 13 massimo 14 giocatori. Quella dell’ex allenatore è stata una scelta che alla lunga si è rivelata fatale in quanto i calciatori rimasti “esclusi” dalle rotazioni dei turnover quando chiamati in causa non riuscivano a tenere il ritmo dei compagni sempre titolari ed entrare nelle dinamiche del gioco. Questo squilibrio delle prestazioni ha portato i tifosi a temere il turnover, vedendolo come una bestia nera.

La gestione della rosa targata Ancelotti sembra aver domato questa bestia trasformandola in un’arma vincente. In dieci partite (otto di campionato e due di Champions) il tecnico di Reggiolo ha utilizzato tutti i giocatori a disposizione, ad esclusione dei tre infortunati ovvero Ghoulam, Younes e Meret. Questa strategia adottata permette al Napoli di cambiare formazione sia dal primo minuto di gioco che in corso di partita, adeguando il suo gioco al ritmo del match. Basti pensare come Ancelotti abbia iniziato la sua avventura all’ombra del Vesuvio con il classico 4-3-3 figlio dell’era di Sarri, per poi passare al 4-4-2 e in alcune partite ha schierato un più spericolato 4-2-4, sfruttando al massimo l’intera rosa a sua disposizione.

Tornando a parlare della partita contro il Sassuolo, arriva un’importante conferma: il Napoli è sceso al San Paolo con una formazione completamente diversa rispetto a quella contro il Liverpool. Il tecnico di Reggiolo ha cambiato otto giocatori su undici. Scelta che è stata subito ripagata dal gol di Ounas che ha sbloccato la partita, ma bene anche Rog e Diawara.

Alla luce della vittoria contro i neroverdi, un ampio turnover è la strategia che Carlo Ancelotti sta trasformando da bestia nera in arma vincente rendo questo Napoli competitivo sia per la corsa allo scudetto che in Champions League, competizione tanto cara al patron De Laurentiis.

A cura di Antonio Gargiulo

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