Juve Stabia – Lisi a “30 Minuti con le Vespe”: In gialloblù sto davvero bene! Ricordo l’inizio complicato…

Protagonista della rubrica “30 Minuti con le Vespe”, in onda sulla pagina Facebook ufficiale della...

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Protagonista della rubrica “30 Minuti con le Vespe”, in onda sulla pagina Facebook ufficiale della Juve Stabia, è stato Francesco Lisi. Il forte esterno stabiese ha risposto alle domande ed alle curiosità dei tifosi gialloblù.

Queste le principali dichiarazioni di Lisi:

Prima di arrivare alla Juve Stabia ho vestito le maglie di Como, Piacenza e Rimini; ogni squadra mi ha fatto crescere ma se devo dire la verità, è qui alla Juve Stabia che sono maturato tanto. Ricordo che al mio arrivo, non si respirava un’aria positiva; la squadra era in difficoltà in classifica ma poi siamo riusciti a centrare la salvezza. A Castellammare mi trovo molto bene, in campo e fuori, e spero di poter continuare a fare bene: il mio inizio di stagione non è stato facile ma sono riuscito a tornare sui miei livelli. Cercheremo di chiudere bene l’anno contro la Fidelis Andria, sapendo che sarà una gara tosta come tutte quelle di questo girone.

La scelta del numero 23? Per me rappresenta una data importante, quella del fidanzamento con la mia ragazza quindi lo porto sempre con me. Penso che il mio punto di forza sia la corsa, il dinamismo; devo invece migliorare sotto porta e nelle giocate importanti. Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato tanto, sono infatti il solo, rispetto alla squadra di due stagioni fa, ad essere rimasto. Credo che il gruppo sia assortito bene, sia in campo che fuori; lavorando sodo potremo toglierci tante soddisfazioni.

Vengo da una famiglia di sportivi: mio padre e mio fratello giocavano a calcio, mia sorella a pallavolo, quindi era scontato che mi dessi allo sport e soprattutto al calcio. Lo scorso anno ho legato molto con Capodaglio, romano come me e che sento tutt’ora; quest’anno il gruppo è molto sano quindi ho un bel rapporto con tutti: Bacci, Allievi, Mastalli, e soprattutto Viola, che conosco dai tempi delle giovanili del Piacenza.

Le festività natalizie? Le passerò a Roma, con la mia famiglia e quella della mia ragazza: sarà un Natale tra i nostri cari. Non ho un regalo da desiderare: il regalo più bello l’ho avuto due anni fa con la nascita di mia figlia Camilla!

Gli inizi sono stati belli: ho fatto la trafila nel settore giovanile del Piacenza e l’emozione delle prime convocazioni in prima squadra la ricordo ancora. Sono sempre stato un esterno, anche da ragazzo.
La partita in gialloblù che ricordo con maggior piacere è forse quella con il Catania dello scorso anno. Il calciatore più forte con cui ho giocato? Dico Capodaglio: davvero un fenomeno del suo ruolo che riporterei subito a Castellammare.

La stagione più emozionante è stata la scorsa, qui alla Juve Stabia. Abbiamo fatto una prima parte di stagione superlativa, salvo poi perderci un po’: nel finale di stagione eravamo tornati sui nostri livelli e siamo stati fatti fuori dai playoff non per demeriti nostri ma per altre questioni. Anche quest’anno guardiamo ai playoff, ma pensiamo prima alla salvezza: poi si vedrà.

Con la Curva ho un rapporto bellissimo: non nascondo che l’esilio a Caserta è stato duro perché sono un calciatore che sente molto il calore dei tifosi. Ci stanno sempre vicino ed il loro sostegno per noi è fondamentale. Con Mister Caserta? Ho un rapporto ottimo, mi ha sempre aiutato, anche quando era solo collaboratore tecnico e non allenatore. Sta lavorando benissimo ed i nostri risultati sono in primis merito suo. La fascia di Capitano? Certo che mi farebbe piacere indossarla! Sono romanista da sempre ed il mio idolo è sempre stato Totti.

Il nostro cammino e, soprattutto le nostre prestazioni, parlano per noi. Penso che abbiamo sbagliato davvero solo una gara: quella di Bisceglie. In tutte le altre occasioni, nessuno ci ha messo sotto. Dovremmo avere almeno quattro punti in più: penso alla gara col Francavilla, con la Casertana ed a tanti episodi arbitrali dubbi che ci sono capitati.

Sono un ragazzo semplice, genuino, a cui piace scherzare; ho pochi difetti (ride n.d.r.) ma sono un po’ troppo permaloso, testardo e maniaco dell’ordine. Nel tempo libero amo stare in famiglia, con la mia compagna e mia figlia, o con i compagni di squadra durante la stagione. Play Station? Da quando sono papà ci gioco sempre meno; in cucina amo la pasta: da romano dico la carbonara! Mentre non vado pazzo per i dolci. Mi piace anche viaggiare: sono esperienze che ti lasciano sempre qualcosa di nuovo.

Sono migliorato nella gestione dei cartellini: rispetto allo scorso anno conto fino a cinque prima di reagire o parlare in campo. Ora sono in diffida…speriamo di non beccare l’ammonizione sabato! Castellammare è una bellissima città; non la vivo molto perché abito a Pompei ma penso che la villa ed il lungomare siano stupendi. Causa traffico però è difficile muoversi!

Tatuaggi? Ne ho 18/19! Tutti hanno un significato: ne ho uno dedicato a mia figlia, uno uguale a quello che ha la mia ragazza…che sposerò il 23 giugno. Sono un papà molto presente, amo stare con la mia figlia Camilla e giocare con lei; vengo da una famiglia numerosa quindi spero di avere altri bambini.

Sogno nel cassetto? Arrivare più in alto possibile nella mia carriera, magari proprio con la Juve Stabia. La mia storia come “Benvenuti al Sud”: non so, posso solo dire che mi dispiacerbbe molto andare via perchè qui sto davvero bene!

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