Il Podio Gialloblù di Siracusa – Juve Stabia 0 – 0

A vincere il derby tra Siracusa e Juve Stabia sono le tifoserie, protagoniste della festa...

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A vincere il derby tra Siracusa e Juve Stabia sono le tifoserie, protagoniste della festa di sport e fratellanza vissuta al “De Simone”. Reti bianche, invece, tra le squadre di Bianco e Caserta

 PODIO

Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, autore di un miracolo..e mezzo. Nonostante la voce di Sportube confonda il portiere della Juve Stabia col cantautore Branduardi, il numero 26 stabiese non perde la propria identità ed, anzi, chiude la cassaforte con una combinazione che il Siracusa non riesce a decifrare. Nella prima frazione di gioco il riflesso di Branduani, sul tocco ravvicinato di Catania, è superbo: tempi di reazione fulminei per l’estremo difensore che, con la mano mancina devia con decisione la palla che già sembrava destinata alla rete. Nella ripresa il portiere delle Vespe si conferma in giornata di grazia, andando a respingere il tentativo di Grillo da posizione angolata.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli, presente e vivace per tutta la gara. Ottima prestazione del centrocampista stabiese, che si impegna in fase di filtro, non abbandonando le sortite offensive. Sono proprio le conclusioni del giovane vicecapitano della Juve Stabia a “svegliare” in più occasioni un Tomei non impegnato per larghi tratti della gara. Nel finale di gara Mastalli non perde la propria lucidità, riuscendo bene a smistare palloni precisi per i compagni. Prova che conferma il buon livello complessivo di forma, sia fisica che mentale, verso cui sta risalendo il golden boy gialloblù.

Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, incisivo su tutto il fronte offensivo stabiese. Il numero 18 si muove bene e, dopo qualche giocata un po’ troppo fine a se stessa, mette il suo talento al servizio della squadra. Prima l’ex Trapani sforna un assist perfetto per la conclusione di Lisi, che esce di pochissimo alla sinistra di Tomei; poco dopo Canotto prova la soluzione personale ma la sua conclusione dai venti metri sfiora il palo della porta siracusana. Ripresa anch’essa di livello per Canotto, che tenta di innescare Simeri con l’ennesimo traversone basso ma la punta stabiese arriva tardi all’appuntamento con la rete.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Simone Simeri, che non riesce a scatenare la sua potenza. Prova di impegno per il centravanti della Juve Stabia, che però combina poco anche alla luce dei pochi palloni giocabili che arrivano nella sua zona. Simeri sembra un motore che accelera senza però cambiare marcia, rimanendo a tratti ingolfato tra le maglie della difesa aretusea. Poca anche la fisicità messa in campo dall’attaccante; proprio il dinamismo, elemento che spesso va a sfiancare le difese avversarie, non crea invece grattacapi ai difensori di Bianco. Il rientro imminente di Paponi offrirà a Simeri, oltre che il partner d’attacco ideale, l’occasione di tirare un po’ il fiato dopo settimane di super lavoro.

Medaglia d’argento: a Filippo Berardi, ancora “leggerino” in campo. L’infortunio di Strefezza offre a Berardi la possibilità di tornare a vestire la maglia da titolare, ma la sua prestazione non è scintillante come quelle di inizio stagione. Il prodotto del vivaio del Torino dispone di mezzi tecnici importanti, a latitare è però ancora la malizia che serve in una categoria come la Serie C. Al netto dei falli subiti, Berardi sembra spesso attendere troppo il contatto con l’avversario o anche perdere il tempo di gioco fondamentale per il passaggio, ritardando la giocata pronta. Ovviamente nel percorso di crescita che attende un ragazzo così giovane, prestazioni come quella di oggi sono più che comprensibili.

Medaglia di bronzo: a Francesco Lisi, meno brillante del solito. Prestazione tutta grinta e cuore quella dell’esterno romano, che ha sui piedi la palla del vantaggio dopo pochi minuti. La sua conclusione da posizione favorevole è, però, imprecisa. A condizionare il match del numero 23 della Juve Stabia, forse, l’eccessiva foga e voglia di strafare (bene) che traspare dalle sue giocate. Non è un caso che nella ripresa Lisi, già ammonito, rischi il secondo cartellino giallo per un fallo ininfluente ai fini dell’azione del Siracusa.

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