EDITORIALE – Juve Stabia, per un pelo (o palo)

Juve Stabia che resta imbattuta e che esce indenne, e tra gli applausi, dal big...

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Juve Stabia che resta imbattuta e che esce indenne, e tra gli applausi, dal big match contro il Catania. La squadra siciliana, destinata a stracciare il campionato, soffre al Menti di Castellammare in una gara senza gol ma con tante emozioni. Come spesso accade, quando a fronteggiarsi sono due grandi squadre, a prevalere sono le difese, con quella etnea brava, ma soprattutto fortunata, a vedere il proprio numero uno, Pisseri, imbattuto.

A prescindere dalle valutazioni personali, con prestazioni liberamente più e meno apprezzabili, appare alquanto chiaro come sia la Juve Stabia a recriminare per il pareggio di ieri sera. La vittoria dei ragazzi di Caserta è sfumata per un pelo, o per un palo, alla luce dei legni delle porte del Menti che Calò ha fatto tremare. Una traversa intorno alla metà del primo tempo ed un palo, ancor più clamoroso per la bellezza della punizione e il tentativo di parata nemmeno accennato da Pisseri, a meno di 10 minuti dal termine hanno lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente stabiese.

In quest’ottica vanno sotto la voce “no, che peccato!” anche le due nitide palle gol sciupate da Di Roberto e due episodi molto dubbi. Se la chiara trattenuta su Paponi, trascinato giù mentre era pronto a colpire di testa, può in effetti sfuggire alla terna arbitrale (anche nella massima serie si vedono difensori che svestono della maglia gli avversari ma senza che venga fischiato il rigore), la gamba allungata da Biagianti su Elia è solare. Rigore sacrosanto e seconda ammonizione per il centrocampista catanese.

Mettendo da parte gli episodi, la gara di ieri lascia l’immagine di una squadra matura, in grado di non sfigurare contro la corazzata del campionato, facendo anzi soffrire i ragazzi di Sottil. Caserta è riuscito a fare di necessità virtù, ben sopperendo all’assenza dei suoi esterni migliori: Canotto e Melara. Il forfait dei due ha costretto le Vespe ad essere camaleontiche, cambiando più volte modulo in corsa. Torna finalmente ad accendersi Max Carlini, che digerisce poco il ruolo di esterno offensivo, ma che ha ripreso a ricamare gioco non appena è stato rimesso al centro del villaggio giallobù. Anche alla luce delle assenze non da poco, la prestazione della squadra di Caserta assume ancor più valore.

Ferma restando la delusione per quei centimetri che hanno negato a Calò l’ennesima prodezza, la gara di ieri, letta in modo obiettivo e giusto, può fare il pieno di certezze nel serbatoio della Juve Stabia. Giocare in questo modo contro una squadra già oggi da Serie B, concedendole una palla gol in oltre 90 minuti, non è cosa da tutti. I tre pareggi nelle ultime quattro gare devono essere analizzati in chiave corretta: sono state affrontate due delle squadre strafavorite per la vittoria finale e un match è stato ampiamente condizionato dal vento. Non si può dire che la Juve Stabia abbia frenato: ha semplicemente alzato il piede dall’acceleratore, come è anche fisiologico che sia.

Difficile chiedere di più a Caserta ed ai suoi ragazzi, che sperano di poter contare su un Menti da brividi anche martedì per il difficile recupero contro la Viterbese. Un match che potrebbe dare alle Vespe il primo posto, legni permettendo.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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