Napoli, il Movimento Neoborbonico contro la pastiera dei supermercati Esselunga

“Quella che vendete non è pastiera”: scoppia la protesta contro la catena milanese. Provocazioni anche...

LEGGI ANCHE

“Quella che vendete non è pastiera”: scoppia la protesta contro la catena milanese. Provocazioni anche al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

 

A pochi giorni dalla pasqua, il Movimento Neoborbonico inscena una protesta contro la catena milanese di supermercati Esselunga per difendere il dolce pasquale tipico della tradizione napoletana. La catena di supermercati ha infatti pubblicizzato nei giorni scorsi una pastiera “made in Parma”, molto lontana dall’originale.

Tra il serio e la provocazione, questa mattina, esponenti del Movimento Neoborbonico – associazione culturale che nasce con l’intento di ricostruire e difendere la storia del Sud e l’orgoglio di essere meridionali – hanno consegnato ai dipendenti dell’Esselunga una pastiera “vera”, come atto di protesta per difendere il dolce più amato dai napoletani nelle festività pasquali. Allo stesso tempo gli attivisti, nonostante avessero riconosciuto la legittimità della scelta della catena di vendere la pastiera prodotta a Parma, hanno fermato alcuni clienti ammonendoli sull’origine del prodotto acquistato.

 

La provocazione, però, non si è fermata qui. Contemporaneamente un pacco contenente una delle “false” pastiere dell’Esselunga è stato fatto recapitare a Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania al centro delle bufere negli ultimi giorni. Insieme al pacco, i neoborbonici hanno invitato il governatore ad attivarsi per la tutela e la salvaguardia delle tradizioni e dei prodotti tipici del territorio. “La Campania e il Sud sono vittime, da oltre 150 anni, di un sistema economico e industriale nord-centrico che ha reso l’ex Regno delle Due Sicilie una vera e propria colonia di semplice consumo. La Campania e il Sud sono vittime anche di classi dirigenti locali sempre poco attente alla concreta difesa della nostra cultura e della nostra economia” concludono i neoborbonici.

 

Sciopero giornalisti Rai il 6 maggio: protesta contro controllo governativo e carenze aziendali

Sciopero giornalisti Rai il 6 maggio per difendere l'indipendenza editoriale e protestare contro carenze aziendali e controllo governativo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare