A febbraio la seconda Tac all’ospedale di Castellammare

Il consigliere regionale Longobardi comunica alcune decisione della giunta regionale da lui proposte a proposito...

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Il consigliere regionale Longobardi comunica alcune decisione della giunta regionale da lui proposte a proposito dell’ospedale di Castellammare

A febbraio la seconda Tac all’ospedale di Castellammare

Castellammare di Stabia – Il Consiglio Regionale oggi ha discusso il Question time presentato dal consigliere regionale Alfonso Longobardi, a proposito del pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare i cui accesi sfiorano le 60mila presenze.

La novità importante riguarda, sempre conseguente ad una interrogazione di Longobardi, è l’aver dato un’accelerazione per attivare a febbraio la seconda Tac, sempre nel nosocomio stabiese.
A questo proposito, ci fa sapere il consigliere regionale, che sono stati effettuati i collaudi, si attendono le ultime verifiche e poi il tutto potrà avviarsi.

“Con l’attivazione di questa nuova apparecchiatura – è la dichiarazione del consigliere – si potranno evitare disservizi e interruzioni diagnostiche che sono decisive per salvare la vita ai pazienti che accedono al pronto soccorso. Molto altro, invece, c’è da fare per potenziare il nosocomio stabiese e in particolare serve più personale, sia medico che paramedico”.

E proprio a proposito di personale e alla cronica carenza, sempre su sollecitazione di Longobardi, la Giunta regionale ha approvato all’unanimità l’utilizzo immediato, delle graduatorie degli idonei dei concorsi pubblici.

L’ospedale di Castellammare ha un bacino di utenze che sfiora le 300mila persone e dunque un’ampia fascia che comprende persone che vivono nella zona dei Monti Lattari, dell’area costiera stabiese, della penisola sorrentina e della zona vesuviana.

“La struttura ospedaliera – è stato ancora affermato – va dunque posto al vertice delle priorità della programmazione sanitaria così da invertire la rotta negativa fin qui intrapresa ed evitare criticità e problemi nell’erogazione delle cure e nell’assicurare i Livelli essenziali di assistenza”.

Buone notizie dunque, anche se molto, a nostro avviso, va ancora fatto non sono relativamente all’aspetto tecnico strutturale, ma confidiamo che si comincia anche ad intervenire su altri importanti direzioni, condividendo l’affermazione conclusiva del consigliere Longobardi “Non possiamo più tollerare disservizi o gravi disagi: la salute non ha colori politici e vanno salvaguardati i diritti primari dei cittadini”.
Giovanni Mura

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