Giuseppe Alviti, leader meridionalista parla del Primo Maggio festa dei lavoratori
Torre del Greco – Il leader di Identità Meridionale, Giuseppe Alviti parla del 1° maggio festa dei lavoratori. Nel suo intervento denuncia un mondo del lavoro in cui non vengono garantite le tutele normative sulla Sicurezza, le discriminazioni verso le donne. Queste le sue parole:
“1 maggio, ci sono due aspetti del mondo del lavoro. Il primo parla di un lavoro spesso umiliato, non è rispettato, non garantito dalle tutele normative sulla Sicurezza. Molti sono le morti, ebbene sì ancora oggi di lavoro si muore. Tante troppe vite spezzate, uomini e donne ai quali non sono stati garantiti gli standard di sicurezza. Le chiamano le morti bianche che spesso sono figlie di un lavoro a nero, si ancora ci sono uomini e donne sfruttati privi di ogni tutela, ci sono lavoratrici alle quale si chiede di non procreare se si vuole mantenere il posto di lavoro. Ancora in questo paese ci sono differenze sostanziali tra lavoratori pubblici e lavoratori privati, poi c’è il precariato, l’interinale e ancora c’è il caporalato, che ha trovato la sua forza lavoro negli immigrati. E ci sono le sentenze dei magistrati come quelle della Thissen o quella sull’amianto. C’è un internazionalismo dei diritti da affermare, affermare il diritto alla tutela del lavoro in tutto il mondo, non solo significa evitare la trasmigrazione delle Aziende da un paese all’altro del globo ma significa rompere le catene della “schiavitù” che ci attanagliano. Il mio pensiero oggi va a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori ai miei colleghi che con impegno stanno facendo sì che non crolli un altro pilastro della nostra Costituzione che è quello del Diritto universale alla Salute”.
